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IO SONO VERTICALE

Il dolore è talmente intimo e personale che non sempre si riescono a trovare delle parole per comunicarlo al mondo esterno. Induce alla chiusura in se stessi, rendendo di volta in volta l’apertura più faticosa, ai limiti dell’insostenibile, al punto da sentirsi non più isolati nella propria sofferenza, ma al sicuro in essa: il Dolore diventa casa, culla, e il mondo fuori qualcosa di troppo pesante, ancora più doloroso del Dolore stesso, che non si è in grado di affrontare.

Di e con Francesca Astrei – Con il sostegno di Fondazione Teatro di Roma

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