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Deux Mille Vingt Trois

Lo spettacolo trae spunto dagli scritti di Annie Lebrun, Juri Armanda e Roland Gori, dai documentari di Adam Curtis, da La fabrique du consentement di Jimmy Leipold, che ripercorre l’approccio di Edward Barnays, inventore delle pubbliche relazioni e grande manipolatore di opinioni. È possibile immaginare, dunque, una riflessione sul processo di formazione dell’opinione pubblica, fra manipolazione effettiva e illusione di libertà.

ideato da Maguy Marin – con Kostia Chaix, Kaïs Chouibi, Chandra Grangean, Lisa Martinez, Alaïs Marzouvanlian, Lise Messina, Rolando Rocha – luci Alexandre Béneteaud – direttore di scena Albin Chavignon – suono Victor Pontonnier – ricerca documentaria e scenografia Paul Pedebidau

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