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GRAMSCI GAY

La notte del 10 novembre 2019 fu deturpato un murales raffigurante il volto di Gramsci sul carcere di Turi, dove il filosofo trascorse 5 dei suoi 10 anni di prigionia. Una mano anonima scrisse GAY sulla fronte con l’acrilico rosso. Da quel fatto, tre giovani artisti creano un pungente monologo in due quadri che riflette sull’attuale scollamento fra le
generazioni più giovani e la politica.

di Iacopo Gardelli
con Mauro Lamantia
regia Matteo Gatta

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