Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi” di un personaggio dalla identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, in una stamberga, tra elementi arcani, in compagnia dei topi – metafora dei napoletani stessi – e dei fantasmi delle leggende metropolitane: dalla Bella ‘mbriana al munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente.
di Enzo Moscato – con Imma Villa – scene Roberto Crea – costumi Daniela Ciancio – suono Hubert Westkemper – musiche originali Paolo Coletta – disegno luci Cesare Accetta – regia Carlo Cerciello – produzione Anonima Romanzi Teatro Elicantropo, Fondazione Teatro Due