L’Urutau (in italiano il Nittibio) è un uccello sudamericano con una genetica filosofica familiare al Manifesto Cannibale di CollettivO CineticO: è notturno, sta immobile tutto il giorno in posture improbabili, si mimetizza somigliando agli alberi, vede tenendo gli occhi chiusi ed è praticamente tutto bocca.
Per coronare la sua gemellanza viene addirittura chiamato “l’uccello fantasma”. A lui è dedicata questa performance: un ibrido tra un rito sacrificale e un rave party congelato.
Sono corpi immobili e ciechi che si sfidano in una gara di resistenza.
Sono artistə, persone, esseri viventi che si allenano alla telepatia valicando la soglia tra spazio scenico e spazio contemplativo come in un passaggio di stato della materia e dello sguardo.
Tutto è fermo, eppure si genera un racconto per sottrazione, una narrazione intima e tremante.
È una maratona senza chilometri, una metamorfosi ascetica che dedica il suo eroismo silenzioso ad una tifoseria in apnea.
È ora di restituire eternità agli istanti.

Cosa
Quando