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TEATRO DEL FIUME
Il progetto avviato nel 1914 per costruire un teatro a Boretto, piccolo comune sulla riva del Po, venne affidato a Marcello Nizzoli, allora giovane e promettente artista, destinato poi a diventare celebre come architetto, pubblicitario e designer della Olivetti. L’anno successivo i lavori sono a buon punto, è pronta anche la facciata, che rivela un innovativo gusto art déco, ma di lì a poco, con lo scoppio della Prima guerra mondiale, l’edificio viene requisito e adibito a caserma. Quando il Comune ne tornò in possesso e ne constatò il degrado, anziché recuperare ciò che restava dell’impianto di Nizzoli preferì affidare ad altri un rifacimento secondo un gusto meno originale. L’inaugurazione ebbe luogo nel 1922 con il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi e “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini ma già otto anni dopo, all’attività teatrale, venne alternata quella cinematografica.
Gravemente danneggiata dai bombardamenti del luglio 1944, la sala fu nuovamente ricostruita e rinaugurata nel dicembre del ’63 con un recital di giovani cantanti lirici curato dal Teatro Municipale di Reggio Emilia. Vent’anni dopo è stato un incendio a colpire ancora una volta l’edificio e ancora una volta, dopo i restauri, il 25 maggio 1997 il Teatro del Fiume (in omaggio al vicino Po) ha riaperto i battenti con un concerto dell’Orchestra sinfonica dell’Emilia-Romagna “Arturo Toscanini”. Gestito dal Comune di Boretto, propone un cartellone di prosa e concerti musicali.