TEATRO ELEONORA DUSE
Ottenuto il permesso da Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma e Piacenza, nel 1826 il Consiglio degli anziani di Cortemaggiore avvia i lavori per trasformare in teatro la chiesa di un convento divenuto di proprietà comunale e utilizzarne il materiale di demolizione. Il cantiere, affidato all’architetto Faustino Colombini, dura appena una decina di mesi: sulla piccola platea a ferro di cavallo si elevano due ordini di palchi, quattro dei quali sono rimasti murati; la decorazione a fiori e ghirlande, in stile neorinascimentale, si deve alla mano del pittore Gaetano Tagliaferri. La nuova sala viene inaugurata il 23 giugno 1827 con un’opera di Gioacchino Rossini, “Eluardo e Cristina”.
Un secolo dopo, a suggello di un corposo restauro, il Teatro comunale viene intitolato a Eleonora Duse, che a soli dieci anni ne aveva calcato le scene. Resta poi inutilizzato dal 1945 al 1975, quando una ristrutturazione finanziata dalla Regione Emilia-Romagna permette di aumentarne la capienza. Attualmente viene utilizzato soprattutto come sala per conferenze, convegni, iniziative culturali e scolastiche.