Nato dalla volontà di ventotto cittadini riunitisi in società, il progetto del teatro viene affidato nel 1813 a Nicola Bettoli, architetto del futuro Regio di Parma. Per la costruzione, durata quasi mezzo secolo, vengono utilizzate due chiese: quella di San Francesco, demolita per far posto al nuovo edificio, e quella di San Giovanni, che, crollata, fornisce le murature.
L’inaugurazione avviene il 26 ottobre 1861 con “Il trovatore” di Giuseppe Verdi. La scenografia è opera di Girolamo Magnani, un artista fidentino a cui il Maestro di Busseto si è affidato tante volte e a cui spetta anche l’intera decorazione del teatro, dalla facciata neoclassica alla sala a tre ordini di palchi, dal foyer rivestito di stucchi a finto marmo fino al cielo affrescato sulla volta della platea.
Tra il 1985 e il 2014 una serie di interventi ha adeguato alle norme di sicurezza gli spazi e ridato smalto all’intera struttura. Nel 2011 è stata restaurata la camera acustica che apparteneva alla dotazione scenotecnica fin dalle origini: è uno dei rari esempi al mondo.
Affidato in gestione ad ATER Fondazione dal Comune di Fidenza, oltre alla collaudata stagione di prosa il teatro mette in scena produzioni liriche, concerti sinfonici e spettacoli per ragazzi ma costituisce anche il fulcro culturale della città: il ridotto viene utilizzato per lo svolgimento di conferenze, mentre il foyer ospita sovente mostre d’arte.