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TEATRO SOCJALE
Nel 1909, a Piangipane, frazione di Ravenna, i braccianti associati in cooperativa decidono di costruire un teatro. Riescono a inaugurarlo dodici anni dopo, nel 1921, a prezzo di sacrifici economici e manodopera volontaria, quando le stagioni dei campi lo permettono.
L’interno, con l’ampia platea rettangolare e la balconata sorretta da sottili colonnine in ghisa, ha un’eleganza essenziale. Soffitti e pareti sono decorati a tempera fino ai lati dell’arcoscenico, dove spiccano chiari l’immagine di un covone di grano e la scritta “Pane e Lavoro”. Si dice che la “j” di “Socjale”, sulla facciata esterna, sia stata preferita alla normale “i” per migliorare l’estetica. Mancano solo le sedie, tanto che nei primi tempi gli spettatori provvedono da sé, portandole da casa.
Attivo fino a metà degli anni Settanta con concerti, commedie, proiezioni di film, ma anche comizi e veglioni, la sala ha chiuso nel 1985, ritrovando una seconda vita grazie ai volontari del circolo “Teatro Socjale”, che negli anni Novanta ne hanno fatto un punto di riferimento per gli amanti della musica, ospitando i migliori esponenti del jazz italiano, senza dimenticare il teatro (in collaborazione con “Ravenna Festival”) e il cinema, con una rassegna annuale di film d’essai. Restaurato tra 2004 e 2007, il teatro è tuttora di proprietà della Cooperativa agricola braccianti di Piangipane.