Diffuso, transdisciplinare e di strada. Concentrico invade Carpi

Dal 9 al 18 giugno

06 giugno 2023

Diffuso, transdisciplinare e di strada, Concentrico torna a Carpi per la sua ottava edizione. Il Festival, che esplora le diverse forme del teatro (prosa, circo contemporaneo, danza, performance ibride), apre una finestra sull’universo musicale e sulla sperimentazione artistica. Dal 9 al 18 giugno 2023, l’ottava edizione propone 60 eventi che coinvolgeranno 120 artisti e compagnie internazionali, distribuiti in 10 aree spettacolo. Diffuso nella città di Carpi, il Festival avrà tre luoghi di riferimento: l’Ex mercato coperto in piazzale Ramazzini per lo svolgimento e la restituzione dei laboratori e della nuova produzione Concentrico Factory 2023; Corso Roma per accompagnare i cittadini nella riscoperta di questa nuova area pedonale che per la prima volta viene attraversata dall’arte e la nuova, e il  Parco della Cappuccina, spazio grazie al quale il festival  potrà tornare alle proprie origini con il circo contemporaneo sotto la chapiteau e i grandi spettacoli di strada. Il vasto parco carpigiano sarà suddiviso in tre aree spettacolo, ognuna dedicata a forme diverse di teatro e circo contemporaneo: lo chapiteau, l’arena e una piccola e intima roulotte.

“Il filo conduttore della manifestazione sarà la ricerca delle nostre fondamenta, interrogare il presente per riappropriarci di un passato che possa essere rielaborato ed esserci di aiuto nella costruzione del contemporaneo. – spiega Maddalena Caliumi, presidentessa dell’associazione culturale AppenAppena Aps – Verranno realizzate strutture quasi impossibili, ci sarà un circo contemporaneo all’antica, parleremo delle nostre paure, ci saranno sperimentazioni, danze rituali, la paura dell’ignoto e del fato, la lotta di Cassandra, la voglia di riscrivere le favole in cui una vita migliore si costruisce e non accade per caso. La nostra volontà è ciò che può e deve avviare il cambiamento e la volontà va alimentata, va cresciuta e coltivata come la terra.”

Attessissimo Johann Sebastian Circus, lo spettacolo del Circo El Grito (9 -12 giugno) nello chapiteau. Ideato dai fondatori della compagnia, Fabiana Ruiz Diaz (Uruguay) e Giacomo Costantini (Italia), considerati pionieri del circo contemporaneo italiano, lo spettacolo è un’opera sognante che unisce il circo alla musica immaginando il ritorno sulla terra di Bach, che con pianoforte elettrico, batteria e sintetizzatore accompagna spericolate acrobazie aere. Sempre El Grito, dal 15 al 18 giugno, porta in scena Liminal: esperienza  multidisciplinare che abbraccia circo, musica, danza, magia, teatro e letteratura.

L’arena a cielo aperto proporrà invece due spettacoli di giovani talenti del circo contemporaneo: Hop-Hop di Simone Romanò (dal 9 al 12 giugno) e El Aletreo (dal 14 al 18 giugno) di Humberto Kalambres. Performance gestuali e visuali, in cui lo spettatore entra in contatto con l’artista e il suo mondo immaginario, mondi pieni di meraviglia e di gioco dove l’immaginazione spicca il volo. Nella roulotte di Compagnia Samovar invece, Officina Oceanografica Sentimentale proporrà (9 -12 giugno) uno spettacolo intimo di spatole, rotelle e onde per  soli 7 viaggiatori.

Al Parco della Cappuccina saranno presentati 5 spettacoli di strada di grande impatto, tutti a ingresso libero: il Moby Dick del Teatro dei Venti (10 giugno), imponente performance con marinai, una nave e l’oscura vendetta dell’uomo contro la natura;  Heinz Baut della Traber Produktion (11 giugno), la costruzione solitaria di una torre effimera che simboleggia la ricerca della conoscenza. IIl 14 giugno torna Il Draaago con trampoli, bastoni infuocati, maschere giganti, fuoco e un drago alto 5 metri. Si tratta di uno dei primi spettacoli  del Teatro dei Venti, basato su “Il Drago” di Evgenij Schwarz. Ritual de Fuego, con i messicani Quetzcoalt, offre il 15 giugno un rituale di fuoco e percussioni dedicato all’antica divinità del fuoco azteca. Peregrinus, della Compagnia di Cracovia KTO Teatr, il 18 giugno, racconta di  un uomo comune che vive una vita sospesa tra casa e lavoro in una civiltà digitale triste. Fondata nel 1977, la compagnia ha realizzato oltre 80 produzioni nel mondo, coinvolgendo più di 3.000.000 di persone.

Concentrico Plus, la sezione sperimentale del festival, dedicata alla musica, alle contaminazioni del mondo artistico, alla ricerca e allo sviluppo di progetti multidisciplinari e di ibridazione dei linguaggi  apre con il monologo Fiabafobia (Parco della Cappuccina, 13 giugno) di e con Arianna Porcelli Safonov, autrice di monologhi di stand-up comedy e cabaret.

Due gli eventi che vedono protagonista il lavoro dei Motus, amati per gli spettacoli che affrontano senza sconti le dure contraddizioni del presente. Of The Nightingale I Envy The Fate (13 giugno), una performance di danza che narra la discesa agli inferi di Cassandra, combinando fragilità femminile,  vendetta infuocata, l visioni oscure del futuro e l’eleganza dei gesti. Protagonista è Stefania Tansini, premiata con il premio Ubu 2022 come miglior attrice/performer under 35. Il secondo appuntamento è con il concerto Tutto Brucia Soundtrack (14 giugno – gratuito), colonna sonora originale composta da R.Y.F. (Francesca Morello) per lo spettacolo teatrale omonimo di Motus. Il concerto è un connubio tra chitarra elettrica e canto potente e libero.

Lungo Corso Roma, domenica 11 giugno alle ore 18, si terrà Nebulosa camminata performativa organizzata da Neon Aps, collettivo attivo nel campo della rigenerazione del patrimonio culturale e del paesaggio. Al Parco della Cappuccina, per Concentrico Art sarà  realizzato un intervento site-specific intitolato Climate Uchronia, creazione di land art  frutto di un progetto  partecipato ideato da Andrea Saltini che si riferisce alla nostra percezione delle condizioni ambientali, sia naturali che artificiali, influenzata dai cambiamenti climatici.

Concentrico Festival, la cui direzione artistica è affidata ad Andrea Rostovi e Maddalena Caliumi, è ideato e organizzato dall’Associazione culturale AppenAppena – Aps, con il patrocinio del Comune di Carpi e Regione Emilia Romagna, il contributo di Fondazione Marchesini Act, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.