Riparte Crossroads, sette mesi di Jazz in Emilia-Romagna. Dal 17 maggio al 7 dicembre, oltre 60 concerti con 400 artisti

06 maggio 2021

Una sfida in circostanze straordinarie: questo è Crossroads 2021. Dal 17 maggio – quasi sette mesi di calendario nei quali saranno programmati oltre 60 concerti che coinvolgeranno circa 400 artisti – in scena andranno gli abituali numeri da capogiro della gigantesca manifestazione itinerante che attraversa tutta l’Emilia-Romagna, facendo tappa in oltre venti comuni.

L’ampiezza del cartellone si riflette nella varietà degli stili musicali, dal più solido jazz di matrice afroamericana agli apporti sonori introdotti dai contatti con nuove geografie e dalla modernizzazione dei linguaggi musicali. Tra gli artisti residenti, Paolo Fresu sarà al centro di tre diversi duetti: con il pianista Roberto Cipelli; con il chitarrista Bebo Ferra; con il bandoneonista Daniele di Bonaventura, per quello che è uno dei progetti più poetici mai concepiti da Fresu.

Abbinamenti memorabili anche per Enrico Rava: a Castelnuovo Rangone sarà l’ospite d’onore dei Lo Greco Bros, mentre a Piangipane sarà in duo con il chitarrista Roberto Taufic. Altro protagonista del cartellone sarà Fabrizio Bosso che avrà l’occasione di condividere il palco con gli altri artisti residenti.

Sarà con gli “Uomini in Frac”, il fortunato omaggio a Domenico Modugno che coinvolge un cast stellare: oltre a Bosso, Peppe Servillo, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Furio Di Castri e Mattia Barbieri. E poi ancora al Teatro Fabrizio De André di Casalgrande con “Storyville Story”, l’omaggio agli albori del jazz di New Orleans co-diretto con Mauro Ottolini. Troveremo invece Bosso in veste solistica come special guest del Jazz in’It Combo, in una produzione originale di matrice swing-bop, e, successivamente, nel trio Drumpet assieme a Lorenzo Tucci alla batteria e Daniele Sorrentino al contrabbasso.

Peppe Servillo e Javier Girotto, oltre a far parte degli “Uomini in frac”, torneranno assieme nel trio che li unisce al pianista Natalio Mangalavite, con un nuovo progetto dedicato a Lucio Dalla. Servillo è poi convocato per un ispirato duo con il pianoforte di Danilo Rea e Girotto invece sarà una delle vigorose presenze solistiche dell’originale Barionda, un quartetto di sax baritoni più batteria ideato dall’impressionante sassofonista altoatesina Helga Plankensteiner.

Ravenna Jazz

La creatività degli artisti residenti sarà il tratto distintivo del festival Ravenna Jazz, che si terrà con una formula dalle serate non consecutive tra il 29 luglio e il 19 novembre e il cui programma sarà inglobato nel cartellone di Crossroads, pur conservando la sua autonomia. Fabrizio Bosso, assieme alla vocalist Silvia Donati, si unirà all’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, in una produzione originale basata sul repertorio di Marlene Dietrich, riproposto in versione jazz-sinfonica. Mauro Ottolini con i suoi Sousaphonix sonorizzerà dal vivo il film Inferno di Francesco Bertolini (1911): è il contributo che il festival dà alle ricche celebrazioni cittadine del 700° anniversario di Dante Alighieri. Rava e Ottolini, con il direttore Tommaso Vittorini e il beatboxer Alien Dee, saranno invece nel monumentale cast di Pazzi di Jazz: un’immensa compagine orchestrale e corale formata da giovanissimi musicisti, impegnati in un programma dedicato a Miles Davis. La cantante israeliana Noa, star della wold music, sarà protagonista con la sua band del principale evento estivo del festival. Nel programma, anche il sassofonista Alessandro Scala, figura autorevole della scena jazzistica romagnola: il suo quintetto Groovology si distingue per la presenza di Giovanni Falzone alla tromba. La programmazione autunnale si svolgerà in modalità da jazz club itinerante: al Teatro Socjale si ascolterà la frizzante vocalist francese Camille Bertault, in quartetto; sul palcoscenico del Bronson, il duo che sovrappone gli scratch del rapper DJ Gruff al trombone di Gianluca Petrella e gli estrosi archi del duo austriaco BartolomeyBittmann. Avranno un tocco anticonformista i due live in programma al Cisim di Lido Adriano: il solo di Derek Brown, che applica la tecnica del beatbox al sassofono e il Tingvall Trio, che porta alla sua massima intensità emotiva l’estetica del jazz scandinavo.

 

Nel cartellone di Crossroads, come sempre, non mancano le proposte di nomi tra i più rappresentativi del jazz made in USA: dal power trio grondante di blues e raffinatezze solistiche guidato dal chitarrista Julian Lage all’avveniristico piano solo di Craig Taborn. E poi ancora, il trio del virtuoso sassofonista Seamus Blake, i mitici Five Elements del sassofonista Steve Coleman, con il loro inarrestabile slancio modernista e il trio del pianista George Cables, quintessenza del post-bop afroamericano, con ospite il sassofonista Piero Odorici. Alla scena statunitense è legata anche la fama di due artisti israeliani omonimi: il bassista Avishai Cohen, dal cui trio straripa una prodigiosa espressività, e il trombettista Avishai Cohen, che con il quintetto Big Vicious spinge forte sul pedale dell’elettrificazione. Idee musicali fresche e avvincenti giungeranno anche dall’Europa, dalla portentosa, e poco più che ventenne, bassista polacca Kinga Glyk, al jazz manouche ispirato a Django Reinhardt del chitarrista tedesco Joscho Stephan. Poi un’eloquente carrellata di voci: dalle poetiche interpretazioni dell’inglese Sarah Jane Morris, in duo col chitarrista Tony Remy, alle songs profumate di pop della portoghese Luísa Sobral in duo. L’equilibrio intimistico tra jazz, pop e tradizioni popolari caratterizza sia la francese Serena Fisseau, in duo con il fisarmonicista Vincent Peirani, che la svizzero-albanese Elina Duni assieme al chitarrista britannico Rob Luft.

Sono ben sei le produzioni originali di carattere orchestrale caratterizzeranno il festival: un filone nel quale si inseriscono i già citati concerti dell’Italian Jazz Orchestra e del Jazz in’It Combo (entrambi con Fabrizio Bosso) e “Pazzi di Jazz”. L’ampio organico dell’Italian Jazz Orchestra sarà protagonista anche di un omaggio a Frank Sinatra che coinvolgerà le voci degli special guests Sarah Jane Morris e Nick The Nightfly. La On Time Band, che raccoglie numerosi talenti del jazz nazionale, sarà impegnata in due distinte produzioni a Correggio: il 30 maggio unirà le proprie forze con quelle della giovanile On Time Variabile Orchestra e il 31 si esibirà in un omaggio a Gianmaria Testa con l’aggiunta del clarinettista Gabriele Mirabassi.

Il festival nella sua tappa a Correggio presenterà dodici appuntamenti, alcuni caratterizzati da un doppio concerto. Il programma è caleidoscopico, capace di affiancare star internazionali, cult bands della scena italiana e scelte anticonformiste. Si va dall’inedito quartetto all stars che affianca Michael League, Bill Laurance, Lionel Loueke e Jeff Ballard, tutte figure chiave nella definizione del jazz del nuovo millennio all’esotico abbinamento tra il pianista spagnolo Chano Dominguez e il mandolinista brasiliano Hamilton de Holanda. Con il quartetto del pianista israeliano Shai Maestro il jazz si confronterà ancora con seducenti sfumature geo-etniche, questa volta mediorientali. Il sassofonista David Murray terrà alta la bandiera della grande tradizione afroamericana, della quale è uno dei sax più rappresentativi: sarà l’ospite speciale della Lydian Sound Orchestra diretta da Riccardo Brazzale.

In maggio sfilerà un’autorevole rappresentanza del jazz italiano: il pianista Giovanni Guidi si presenterà con la sua nuova Orchestra Little Italy; i ‘lisergici’ Guano Padano condivideranno il palco con le ricercatezze elettro-acustiche dei No Land’s del bassista Matteo Bortone; il tributo a Bill Frisell dell’ampia all stars Unscientific Italians sarà preceduto da un set in solo del pianista Greg Burk; il più blasonato dei pianisti del nostro jazz, Franco D’Andrea, si esibirà con il suo trio New Thing.

Il festival si svolge con la consapevolezza che si dovrà convivere con le limitazioni poste agli spettacoli dal vivo e agli spostamenti dalla situazione di emergenza sanitaria: si tratterà quindi di fare quanto possibile per andare in scena, ma non ci si dovrà sorprendere di fronte a cambiamenti di programma. Il festival comunicherà prontamente sui propri canali ogni eventuale rinvio di data.

Crossroads 2021 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni.