Nel 1860, dopo l’incendio che distrusse il teatro nel Baluardo Est, il Consiglio comunale di Cervia scelse quello Ovest per costruirne uno nuovo. A inaugurarlo, nel 1862, fu lo spettacolo del francese Adolphe Philippe Dennery “Maria Giovanna, ovvero, La famiglia del beone”.
Il progetto dell’architetto perugino Tommaso Stamigni venne realizzato da una squadra di collaboratori esperti: lo scultore Ulisse Bonelli, l’illuminatore Andrea Sangiorgi, il macchinista Teodoro Gardella e il pittore Giovanni Canepa. Quest’ultimo, oltre a decorare il soffitto, dipinse il sipario con una scena che mescola realtà e allegoria: la barca di Apollo in arrivo al porto insieme al tipico burchiello cervese carico di sale, sotto lo sguardo di una giovane donna trionfante, l’Italia unificata.
Sopravvissuto a un terremoto, all’uso come cinematografo e alla riduzione a magazzino nel secondo dopoguerra, il Teatro Comunale è rimasto chiuso dal 1983 al ’94 per complessi lavori di restauro. Da quell’anno la gestione è affidata ad “Accademia Perduta / Romagna Teatri”, il centro di produzione diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, attivo dal 1982 con spettacoli rivolti ai più giovani, tematiche imperniate sull’impegno civile e importanti collaborazioni dentro e fuori i confini nazionali. La programmazione alterna prosa classica e contemporanea, teatro per ragazzi e danza, spettacoli comici e dialettali.