- Data di pubblicazione
- 10/10/2022
- Ultima modifica
- 10/10/2022
Gregory Kunde è Andrea Chénier. Prima assoluta al Comunale di Bologna con la direzione di Oksana Lyniv
Dal 14 al 23 ottobre in Sala Bibiena
Oksana Lyniv debutta al Comunale alla direzione di un’opera con la nuova produzione di Andrea Chénier, interpretato dal tenore statunitense Gregory Kunde. In prima rappresentazione assoluta al Teatro Comunale di Bologna per la Stagione d’Opera 2022, l’opera sarà in scena da venerdì 14 ottobre alle 20.00, con repliche fino al 23 ottobre.
La direttrice d’orchestra, che affronta il titolo per la prima volta, definisce il dramma verista di Umberto Giordano “Opera di grandi sentimenti e azioni, spesso estremi” e aggiunge che «Già dalle prime battute della musica siamo catapultati in un’epoca di grandi cambiamenti politici che spesso passano al di sopra dei destini umani. Ma anche quando tutto è perso e non c’è più salvezza rimane una cosa che non si può distruggere: l’amore».
Capolavoro del repertorio verista, il dramma di Giordano su libretto di Luigi Illica, è ispirato alla vita del poeta rivoluzionario André Chénier ghigliottinato al tempo della rivoluzione francese, e riporta fedelmente e dettagliatamente il quadro storico nel raccontare le vicende del protagonista, del suo amore per Maddalena di Coigny e dell’arresto. L’opera debuttò con grande successo il 28 marzo 1896 al Teatro alla Scala, come comunicò l’editore Sonzogno al librettista tramite un telegramma: «Trionfo completo primo terzo quarto atto. Piacque pure secondo. Ventina chiamate artisti maestro».
Il nuovo allestimento è firmato dal regista Pier Francesco Maestrini, che dall’inizio della sua carriera – avvenuto nel 1993 – ha messo in scena oltre cento produzioni liriche nel mondo, spaziando dal repertorio barocco al verismo italiano, e che con Andrea Chénier si presenta al pubblico bolognese. “Osservo i bozzetti del nostro Chénier e al contempo le immagini dei maggiori canali di informazione. La correlazione tra le due cose mi gela, poiché ciò che abbiamo cercato di proporre era rendere evidente come un periodo di radicale cambiamento, così determinante per lo sviluppo del genere umano, si sia trasformato in devastazione e terrore, anche se nato dal pensiero di gente illuminata. Volevamo detriti e rovine che dominassero la scena fagocitando alcuni elementi simbolo, tipo un cembalo o una scultura, che richiamassero l’arte e la bellezza, tra atti di sciacallaggio e bassezze dell’animo umano, a ricordarci come per una cosa buona che siamo in grado di creare ne produciamo altre cento nefaste. In questo panorama di angoscia e orrore – conclude il regista – si eleva un’unica voce di speranza, la stessa che nutre il cuore di Maddalena e alla quale ci aggrappiamo nell’Improvviso di Chénier: molto più che un inno all’amore, è un monito per ricordarci le conseguenze a cui porta l’indifferenza. Oggi come allora».
Le scene della nuova produzione sono curate da Nicolás Boni, i costumi da Stefania Scaraggi, le luci da Daniele Naldi e le coreografie da Silvia Giordano. Protagonisti sono come anticipato, Gregory Kunde nel ruolo del titolo – al suo terzo impegno nella stagione in corso –, il soprano Erika Grimaldi nei panni di Maddalena di Coigny – al suo debutto al Teatro Comunale – e il baritono Roberto Frontali nella parte di Carlo Gérard, che cantano il 14, 18, 21 e 23 ottobre, alternandosi rispettivamente con Luciano Ganci, Maria Pia Piscitelli e Stefano Meo il 15, 19 e 22 ottobre. Completano il cast Cristina Melis (La mulatta Bersi), Federica Giansanti (La Contessa di Coigny), Manuela Custer (Madelon), Vittorio Vitelli (Roucher), Stefano Marchisio (Pietro Fléville), Nicolò Ceriani (Fouquier Tinville), Alessio Verna (Il sanculotto Mathieu detto Populus), Bruno Lazzaretti (Un Incredibile), Orlando Polidoro (L’abate poeta), Luca Gallo (Schmidt / Il Maestro di casa), Luciano Leoni (Dumas), Antonio Ostuni (Filandro Fiorinelli, musico). L’Orchestra e il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.
Le recite saranno precedute – circa 45 minuti prima dell’inizio – da una breve presentazione dell’opera nel Foyer Rossini con il Sovrintendente del Teatro Fulvio Macciardi e il Maestro Valentino Corvino.