- Data di pubblicazione
- 26/01/2023
- Ultima modifica
- 26/01/2023
Apertura di stagione al Comunale di Bologna con L’olandese volante di Wagner. Dirige Lyniv
Dal 28 gennaio al 1° febbraio al Teatro EuropAuditorium
C’è un legame doppio che unisce il Teatro Comunale di Bologna al Der fliegende Holländer (L’olandese volante) di Richard Wagner. Intanto perché la sua prima rappresentazione italiana, il 14 novembre 1877, è stata ospitata proprio al Comunale, e poi perché la Direttrice musicale del teatro bolognese, l’ucraina Oksana Lyniv, ha diretto proprio l’opera romantica in tre atti di Wagner per il suo debutto al Festival di Bayreuth nel 2021, quale prima donna nella storia della kermesse wagneriana. Ci sarà lei sul podio anche nel nuovo allestimento del titolo, con la regia di Paul Curran, che apre la stagione lirica Opera Nouveau, proseguendo il progetto di rappresentare le cinque opere di Wagner che ebbero la loro prima italiana a Bologna, avviato nel 2020 con Tristan und Isolde e proseguito nel 2022 con Lohengrin. L’appuntamento è per sabato 28 gennaio 2023 alle 18.00 al Teatro EuropAuditorium (repliche fino al 1° febbraio) ma l’opera si potrà ascoltare anche in diretta su Rai Radio3 il 1° febbraio alle 20.00.
Tra le molte sfide che ha dovuto affrontare lo scozzese Paul Curran nel riallestire l’opera, che ricalca un leggenda folkloristica nordeuropea in cui il capitano di una nave è costretto a navigare sino al giorno del giudizio, c’è non solo l’apparizione di vari fantasmi e di una nave fantasma, ma anche lo sviluppo drammaturgico di una figura femminile, Senta, molto diversa dalla maggior parte delle eroine delle opere o dei drammi del suo tempo, una donna forte e indipendente. A proposito della caratterizzazione dell’Olandese, il protagonista dell’opera, dice invece il regista: “Più affascinante da un punto di vista contemporaneo è, forse, la rappresentazione di un personaggio che cerca la redenzione non solo attraverso l’amore, ma anche attraverso un’analisi delle sue azioni e delle sue decisioni”. Le scene e i costumi dello spettacolo sono firmati da Robert Innes Hopkins e le luci da Daniele Naldi; Driscoll Otto è il visual designer.
“Sconfitto o redento, questo è il nodo centrale dell’opera ed è anche il dilemma che deve affrontare ogni artista almeno una volta nella sua vita, compreso il trentaduenne Wagner – dice la Direttrice musicale Oksana Lyniv –. Arrivato a Parigi con grandi speranze con gli schizzi della sua nuova opera Der fliegende Holländer, nel momento del suo grande fallimento, quando il teatro parigino la rifiutò cinicamente, il compositore non si diede per vinto e decise per dispetto di completare la partitura, generando così quel Wagner rivoluzionario e visionario che cambiò drasticamente la storia del melodramma. Si tratta, dunque, per me di uno dei capolavori che più nettamente hanno segnato l’intero repertorio operistico”. Protagonisti dell’opera il baritono Thomas Johannes Mayer nei panni dell’Olandese e il soprano Elisabet Strid in quelli di Senta, accanto al basso Peter Rose come Daland e al tenore Adam Smith come Erik. Nelle date del 29 gennaio e del 1° febbraio si alternano con loro nei rispettivi ruoli Anton Keremidtchiev, Sonja Šarić, Goran Jurić e Alexander Schulz. Completano il cast Marina Ogii (Mary) e Paolo Antognetti (Timoniere di Daland). L’Orchestra e il Coro, preparato da Gea Garatti Ansini, sono quelli del Teatro Comunale di Bologna. Per il coro esterno è prevista la partecipazione del Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati.