- Data di pubblicazione
- 22/02/2023
- Ultima modifica
- 22/02/2023
Le nostre anime di notte. Lella Costa ed Elia Schilton, e l’amore senza età
Al Duse di Bologna dal 24 al 26 febbraio
È in scena dal 24 al 26 febbraio al Teatro Duse di Bologna Le nostre anime di notte, spettacolo con Lella Costa ed Elia Schilton – la regia è a firma Serena Sinigaglia – tratto dall’omonima opera di Kent Haruf, tra i grandi interpreti della letteratura americana contemporanea, nell’adattamento e traduzione Emanuele Aldrovandi. Le nostre anime di notte è la storia dolce e coraggiosa di un uomo e di una donna che, in età avanzata, si innamorano e riescono a condividere vita, sogni e speranze.
Addie (Lella Costa) e Louis (Elia Schilton) sono entrambi vedovi ultrasettantenni e vivono da soli a pochi metri di distanza. Si conoscono da anni, perché Addie era buona amica di Diane, la moglie scomparsa di Louis, ma in realtà non si frequentano, almeno fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta piuttosto spiazzante. Dopo la scomparsa del marito, la donna ha delle difficoltà ad addormentarsi da sola. Così invita Louis a recarsi da lei per dormire insieme. Non si tratta di una proposta erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno. Ma la società non è pronta a concedere a chi entra nel terzo tempo della vita un sogno romantico.
La storia, pudica e delicata, è la prima versione del besteller di Kent Haruf, scomparso nel 2014. Uscito postumo e pubblicato da NN editore, il romanzo ha già visto una trasposizione cinematografica nel 2017, nel film interpretato da Robert Redford e Jane Fonda. Lo spettacolo in scena ora al Comunale mantiene la struttura narrativa del testo di Haruf: i dialoghi di Addie e Louise, infatti, si alternano alle maldicenze e ai pettegolezzi degli abitanti di Holt, riportati sempre dai due attori. È quella provincia americana che si ritrova anche nelle opere di Edward Hopper. E, come nelle atmosfere rappresentate nei quadri del pittore statunitense, il letto è l’unico posto per quelle anime che possono esistere solo di notte.