Bash è una suite composta da tre testi: Medea redux, Ifigenia in orem e Un branco di santi, scritte nel 1999 dal drammaturgo americano Neil LaBute e qui tradotti da Monica Capuani. Due monologhi e un dialogo che sembrano usciti da fatti di cronaca nera. Tre confessioni violente, scritte con precisione chirurgica e priva di orpelli. Tre ritratti di brave persone qualunque. Tre ritratti di assassini qualunque. Un dedalo di parole nel quale smarrirsi che attraversa tematiche come pedofilia, infanticidio, lavoro, gender gap, mascolinità tossica, omofobia, il tutto in rapporto a temi universali quali il destino, il caso, la giustizia, l’assenza di dio.

 

di Neil LaBute, traduzione Monica Capuani , regia Lisa Moras, con Alessandro Maione, Eleonora Marchiori, Mathias Eccher, sound e lighting design BIAS, scenografie e costumi Stefano Zullo, produzione SpkTeatro

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