Premio Emilia-Romagna Cultura a Raina Kabaivanska, regina del Belcanto
La cerimonia di premiazione il 20 febbraio in viale Aldo Moro
È stata una straordinaria Adriana Lecouvreur, una potente Francesca da Rimini, un’emozionante Manon Lescaut, ma anche una indimenticabile Tosca e una grande Madama Butterfly, tutti grandi ruoli del repertorio lirico da lei eseguiti in più di 400 spettacoli. Ma di personaggi iconici dell’opera Raina Kabaivanska ne ha interpretati molti di più, decine e decine, e ogni volta si è distinta non solo per la tecnica infallibile, ma anche per la sua capacità di entrare puntualmente in relazione con lo stile compositivo dell’opera, una dote rara che l’ha resa una delle cantanti liriche più importanti dei nostri tempi, oltre che una ricercatissima pedagoga.
Per questi straordinari meriti artistici e per l’impegno appassionato per la formazione di nuovi talenti, Kabaivanska, nata a Burgas (Bulgaria), sul Mar Nero, ma residente da decenni in Emilia-Romagna, a Modena, è stata appena insignita del Premio Emilia-Romagna Cultura, un nuovo riconoscimento attribuito dalla Giunta Regionale da assegnare annualmente a una donna e a un uomo che si siano particolarmente distinti in ambito culturale, scelti tra le persone in vita che siano nate e/o residenti, vivano o lavorino nella nostra regione, che abbiano dato lustro alla regione nel corso della loro vita. “La cultura e il patrimonio culturale sono arricchiti dal lavoro, dal genio creativo e dai talenti di tanti uomini e donne ed è interesse della Regione Emilia-Romagna e della collettività riconoscere e attribuire il giusto riconoscimento a chi si sia distinto in modo speciale per l’apporto individuale alla crescita e alla definizione delle identità culturali del territorio” ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori. Il premio sarà consegnato il 20 febbraio dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Un premio che va ad aggiungersi a un palmares a dir poco straordinario, che comprende tra le decine di premi, riconoscimenti e di onorificenze, un dottorato Honoris Causa della Nuova Università Bulgara per il suo contributo alla cultura musicale nel mondo, la nomina a Cavaliere della Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per benemerenze di segnalato rilievo verso la Nazione nel campo delle arti, la nomina a Commendatore dell’Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese e l’Oscar alla carriera per i suoi contributi nell’arte della musica lirica.
Una carriera costellata di impegno, rigore e successi, quella di Kabaivanska, che ha esordito oltre sessant’anni fa. Diplomata in canto e pianoforte al conservatorio di Sofia, nel 1957 la giovane cantante debutta all’Opera Nazionale Bulgara. L’anno successivo ottiene una borsa di studio per studiare canto presso il Bolshoi di Mosca, ma chiede e ottiene di studiare canto in Italia, dove segue gli insegnamenti di Zita Fumagalli Riva a Milano, una maestra che non smetterà mai di essere per lei d’ispirazione: “Avevo una maestra molto generosa – Zita Fumagalli – e vorrei fare per i giovani quello che lei ha fatto per me… Voglio restituire parte di quella generosità” – dice infatti Kabaivanska, impegnata oggi in molti progetti di formazione. Il suo debutto al Teatro alla Scala nel 1961 è l’inizio di una splendida carriera sui palcoscenici di tutti i grandi teatri e sale di concerti del mondo: dal Covent Garden di Londra all’Opera di Parigi, dal Metropolitan Оpera di New York al Teatro Colon di Buenos Aires, dal Bolshoj di Mosca all’Opera di Tokio, al Festival di Salisburgo e molti altri. Raina Kabaivanska è molto attiva in Italia, dove canta in tutti i grandi teatri e in molti altri più piccoli – La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, i teatri lirici di Torino, di Genova, di Parma, di Bologna, di Modena, l’Opera di Roma. Partner di Raina Kabaivanska sono alcuni tra i più grandi tenori del Novecento – Mario del Monaco, Jon Wickers, Carlo Bergonzi, Alfredo Kraus, Plácido Domingo, José Carreras, Luciano Pavarotti.
L’amore per il Belcanto e l’esempio di Fumagalli l’hanno portata poi a dedicarsi con passione all’insegnamento in Francia, Spagna, Bulgaria. In Italia ha insegnato all’Accademia Chigiana e, in particolare, presso il Conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena. Qui, da oltre 20 anni, è attiva la sua Masterclass in tecnica vocale e interpretazione del repertorio, corso che è stato recentemente inserito tra le più prestigiose iniziative di formazione del protocollo Modena Città del Belcanto, un accordo tra più enti per la formazione professionale dei cantanti lirici, la promozione e la valorizzazione dell’offerta culturale del territorio. Tra i suoi allievi figurano cantanti oggi ai vertici del panorama operistico internazionale come Maria Agresta, Andrea Carè, Veronica Simeoni, Vittoria Yeo e numerosi altri.
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- Data di pubblicazione
- 11/01/2024
- Ultima modifica
- 20/02/2024