- Data di pubblicazione
- 05/03/2024
- Ultima modifica
- 05/03/2024
“Com’è furioso il vento”. Il 2024 di Lenz tra performance e ricerca
Al via da marzo i progetti della Fondazione per l’ultimo anno di Geosofie e Bestiari
Performance, drammaturgie diffuse, creazioni che valorizzano il patrimonio della città, laboratori, residenze, e su tutto a fare da fil rouge una instancabile ricerca sul linguaggio, per scoprirne nuove possibilità di ibridazione e inclusività. Sono questi gli ingredienti che animano la nuova stagione di Lenz Fondazione nell’ultimo anno del progetto triennale Geosofie e Bestiari diretto a Parma da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. “Oggi la situazione del mondo, già catastrofica per il continuo attacco umano, esige un pensiero alternativo, di modalità di sopravvivenza, di mantenimento delle specie umane e non – spiegano i direttori artistici. – Forse occorre superare il binomio Uomo-Natura e considerarci tutti appartenenti, e dipendenti, dal medesimo Habitat. Nuovi bestiari, nuove parentele. Cosa c’entra il teatro con questo? Se il processo emozione, sentimento e cervello sono caratteristica, come il linguaggio, dell’essere umano, ogni rappresentazione, espressione, rifrazione del pensiero deve, necessariamente, avere a che fare con questo. (…) E proprio perché il teatro non può esistere senza gli uni e gli altri serve portare in scena la complessità del mondo, le prospettive di sopravvivenza, nuovi linguaggi nel dire, pensare, fare”.
La prima creazione sarà la versione site-specific per APE Parma Museo di Altro Stato, parte del progetto quadriennale dedicato a Pedro Calderón de La Barca. In scena il 7/8/9 marzo, la creazione di Maestri e Pititto, interpretata da Barbara Voghera. Il 27 marzo (Giornata Mondiale del Teatro) e il 28 marzo, riaprono gli spazi di Lenz con la live performance Haiku_dove prima era aria, creazione di Maestri e Pititto interpretata da Sandra Soncini, e la proiezione a Lenz Teatro e in online streaming dell’opera filmica Apocalisse sulla installazione performativa realizzata a giugno 2023 presso il Padiglione Nervi / Area Wopa. Ancora per il progetto Haiku, che tende a re-immaginare la natura scomparsa nelle città e a restaurare la memoria dell’ambiente perduto, ci saranno poi nuove azioni in luoghi diversi, come il cortile Pasubio e il Chiostro dei Paleotti dell’Università di Parma, sempre con l’interpretazione di Soncini. Aprile sarà invece il mese dedicato al Progetto Resistenza e Olocausto, nell’ambito del quale dal 22 al 24 aprile Lenz riprende presso la Sala Consigliare di Parma Piccine, creazione che rielabora le biografie ‘assenti’ di quarantotto donne impegnate nell’attività partigiana da minorenni.
Ad aprile parte Bestiario Femminile Animale, che nel 2024 vedrà una serie di residenze artistiche, laboratori, seminari e performance con Lorenza Guerrini, Valentina Barbarini, Monica Barone e Giulia Odetto, mentre da maggio a luglio saranno otto gli appuntamenti del nuovo Progetto Speciale di Lettura Performativa, dedicato all’opera della grande artista Gina Pane, la figura più estrema del movimento della body art. All’interno della mostra curata dalla critica d’arte Simona Tosini “Dal Dadaismo all’Arte Povera. Arte contemporanea nelle collezioni private di Parma” presso Palazzo del Governatore, avrà luogo la creazione di Maria Federica Maestri Quattro azioni sentimentali over Gina Pane, con le co-creatrici dell’opera Valentina Barbarini, Monica Barone, Tiziana Cappella e Carlotta Spaggiari. L’autunno sarà poi il periodo dedicato al progetto in collaborazione con l’Università di Parma Anatomie del Paesaggio_Rialimentazioni poetiche e performative del Presente Urbano per la valorizzazione dei Musei d’Ateneo con la creazione di ambienti performativi, visuali e sonori contemporanei, curati e realizzati da Lenz. In questa cornice il 19 e 20 settembre nel sito archeologico del Ponte Romano, debutterà Dido epidermica, creazione site-specific di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto con interprete Valentina Barbarini, ispirata al mito tragico di Didone.
A ottobre si svolge invece l’ultima fase del progetto Sacre Scritture, col debutto presso l’Area Wopa di Apocalissi gnostiche con interpreti Tiziana Cappella, L.C. Grugher, Marcello Sambati e Sandra Soncini. L’opera darà corpo a un tesoro testuale di recente (1945) e casuale ritrovamento, costruito con sequenze narrative oscure e lampeggianti e “denso di immagini paradossali, criptiche, radicali e brucianti”. Il 25 novembre, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Lenz allestirà poi presso i propri spazi Crine, interpretata dalla perfomer sensibile Carlotta Spaggiari, accompagnata dall’esecuzione live al contrabbasso di Roberto Bonati: una creazione ispirata all’Adelchi di Manzoni che mette in scena il suicidio di Ermengarda come estrema sottrazione dal dolore dell’esistenza.
L’anno si chiude con Lenz di Lenz, il progetto di studio delle opere di Jakob Michael Reinhold Lenz, con due esiti performativi elaborati nel contesto di Pratiche di Teatro Sociale. Il 5 dicembre andrà in scena Hamlet Fragmenta, esito del Progetto RO.CA. rivolto ai gruppi di automutuoaiuto come parte della formazione continua rivolta alle innovative figure ESP (Espertə di Supporto tra Pari), mentre l’11 dicembre sarà la volta di Shakespeares Geist, esito del Lab Kids per le e gli utenti della Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente. Segnaliamo anche che durante tutto il 2024 prende forma il progetto Lenz Re-Archive, con cui Lenz mette a disposizione il proprio video archivio, con un calendario di opere in streaming.