Primavera dionisiaca con archiviozeta

Nell'ex chiesa di San Mattia di Bologna dal 5 al 14 aprile

04 aprile 2024

Rileggere le Baccanti con occhi nuovi, tornando al cuore della tragedia per rivelarne gli aspetti universali, e dunque di straordinaria attualità. Dopo aver attraversato i capolavori di Eschilo e Sofocle, archiviozeta incontra  una tragedia di Euripide, un testo capitale del teatro antico, portandolo in scena nell’ex chiesa di San Mattia dal 5 al 14 aprile 2024, alle ore 19. Ancora una volta, dunque, a ospitare l’allestimento diretto dai due fondatori, attori e registi della compagnia, Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti, sarà uno spazio fuori dall’ordinario. Lo spettacolo, raccontano o i creatori, sarà in effetti anche un percorso pensato in relazione alla grande navata barocca che conduce il pubblico in un viaggio alla scoperta di uno dei testi fondamentali del teatro antico e trasforma la ex chiesa in santuario per i culti del nuovo dio straniero: Dioniso.

Assieme a un gruppo di giovani attrici e attori e con le musiche di Patrizio Barontini (in scena ci sono Diana Dardi, Gianluca Guidotti, Pouria Jashn Tirgan, Giuseppe Losacco, Andrea Maffetti, Enrica Sangiovanni, Giacomo Tamburini), archiviozeta guiderà il pubblico nella storia di Dioniso, un viaggio che si sovrappone e mischia con le leggende indiane di Śiva. “Potremmo dire – spiegano i registi – che il Dionisismo è stata una declinazione occidentale dello Shivaismo e ha rappresentato, in immagini e in versi, l’essere umano in comunione con il tutto, con la vita selvaggia, con gli animali della montagna e con la foresta”.

Per dare corpo e vita al loro Dioniso la compagnia si rifà proprio alla cultura indiana, anche esplorandone l’alfabeto fisico con l’aiuto di Giuditta de Concini, maestra di danza indiana Bharatanatyam. “Siamo immersi in un mondo ambiguo e misterioso che Euripide con estrema saggezza dissemina di tranelli, false piste, equivoci, pericoli. – Spiegano ancora Guidotti e Sangiovanni. – Il discorso su Dioniso è complesso perché per la prima volta si manifesta sulla scena, nel teatro a lui intitolato, un attore che dichiara di essere egli stesso Dioniso, il dio del teatro: è quindi prima di tutto una riflessione sul teatro e il suo doppio, sul vedere e sull’illusione di vedere”.

Subito dopo ciascuna replica seguirà un incontro di approfondimento a partire dagli infiniti temi che si diramano da Baccanti: il ciclo DALL’IO AL TUTTO metamorfosi di un dio coinvolge studios* di filosofia, antropologia, storia, filologia, teatro, danza, con il seguente programma:

5 aprile Massimo Fusillo Il dio ibrido – Dioniso e le “Baccanti” nel Novecento

6 aprile Adriana Cavarero Donne che allattano cuccioli di lupo – Icone dell’ipermaterno

7 aprile Paolo Pecere Il senso della natura – Sette sentieri per la Terra

12 aprile Giuditta de Concini e Matteo Casari India mirabilis – Gli orienti del teatro

13 aprile Federico Condello Niente a che fare con DionisoEuripide e l’oppio del popolo

14 aprile Giuseppe Fornari Da Dioniso a Cristo – Conoscenza e sacrificio nel mondo greco

prenotazione obbligatoria qui

info 334 9553640