- Data di pubblicazione
- 10/04/2024
- Ultima modifica
- 11/04/2024
Melting Pot 0116. Il mondo coreografico di Zappalà in scena in Fonderia
Prima assoluta il 12 aprile a Reggio Emilia
Da oltre un trentennio Roberto Zappalà racconta attraverso la danza un sud vivo e vibrante. Assieme alla sua compagnia, fondata a Catania nel 1990, ha realizzato oltre ottanta creazioni, alcune delle quali entrate nella storia della danza italiana e internazionale. Ed è proprio in questo repertorio che il grande coreografo ha pescato per dar vita a Melting Pot 0116, un nuovo spettacolo che andrà in scena in prima assoluta a Reggio-Emilia, nello spazio della Fonderia, sede della Fondazione Nazionale Danza / Aterballetto (co-produttore dell’opera).
Come suggerisce il titolo, Melting Pot è un lavoro che riunisce in una composizione originale frammenti di diverse creazioni realizzate nel corso del tempo da Roberto Zappalà. In particolare, sono incluse sequenze da “74bpm” tratto da “I am beautiful” (2016), “24 préludes” (2007) e “Mediterraneo” (2001) – tutte produzioni per la sua compagnia – “I’m a good cook. Spaghetti anybody?”, creazione realizzata nel 2004 per la compagnia svedese Norrdans, e “sud-virus”, commissionato dal Goteborg Ballet nel 2011. All’interno di questo intreccio di coreografie che hanno segnato il suo percorso creativo, il coreografo realizzerà anche una parte inedita, appositamente concepita per questa creazione.
L’idea principale è quella di emancipare il lavoro, mettendolo costantemente in discussione attraverso nuovi interventi coreografici pensati per i danzatori del momento. Un melting pot sempre work in progress insomma. “Oltre ad elaborare delle parti nuove – spiega Zappalà – sono state recuperate e rielaborate alcune scene di vecchi lavori apportando una nuova e fresca gestualità, frutto di un rinnovato confronto fisico. Immagini visionarie, spazi interrotti, gesti poetici per percorrere un tracciato fatto di misura gestuale ma anche del suo contrario. Un sunto nato qualche anno fa ma che ad ogni ripresa viene prosciugato del passato e inondato di futuro”.
Interpreti della coreografia sono Benedetta Agostinis, Giulia Berretta, Siria Cacco, Melania Caggegi, Andrea Rachele Bruno, Laura Finocchiaro, William Mazzei, Paola Tosto, Alessandra Verona, ovvero i danzatori e le danzatrici di compagniazappalàdanza2, una compagnia formata da danzatori scelti dal percorso MoDem PRO, già prezioso bacino da cui la compagnia stessa ha attinto negli anni per il suo organico. Nei progetti attuali di CZD2 c’è in effetti proprio la conservazione del repertorio della Compagnia Zappalà Danza attraverso la riedizione di produzioni storiche. D’altronde l’importanza del repertorio nel contesto della danza a livello nazionale e internazionale è un tema a cui Zappalà dedica la sua attenzione da molti anni. Una dedizione che non riguarda solo la conservazione delle sue opere, ma è rivolta invece a tutta la coreografia contemporanea, che nel tempo si è dimostrata uno strumento di ricerca e autentica rappresentazione del pensiero di ogni singolo coreografo.