- Data di pubblicazione
- 30/08/2024
- Ultima modifica
- 30/08/2024
Operapaese - Working Class. L'artigianato dell'Appennino diventa Teatro Musicale nella composizione del Leone d'Oro Giorgio Battistelli
In prima assoluta a Castelnovo ne' Monti il 31 agosto
Il pasticcere, i calzolai, gli arrotini, i falegnami, i bottai, i fabbri ferrai, i selciaioli, lo scalpellino, i muratori, gli storici campanari della fonderia Capanni di Castelnovo de’ Monti. Saranno loro a far entrare i suoni dei mestieri più antichi in una spettacolare drammaturgia musicale a firma del Leone d’Oro alla carriera, Giorgio Battistelli, portata in scena con cinque voci femminili naturali, un ensemble giovanile, Icarus ensemble, la Banda di Felina, un percussionista, Nicola Raffone, un attore, Pierluigi Tedeschi e lo stesso Giorgio Battistelli sul podio di questa insolita e audace formazione.
In un gioco d’incastri timbrici e ritmici che danno un inedito risalto a gesti forgiati nei tempi, ogni artigiano realizzerà sulla scena il proprio manufatto, in perfetta sincronia con i tempi musicali e teatrali previsti dalla partitura. È una drammaturgia del lavoro, questa Operapaese – Working Class, un’opera senza precedenti ambientata nel territorio dell’Appennino che sarà in prima assoluta sabato 31 agosto, nel Parco Tegge di Felina, per la serata conclusiva del Festival Storie dell’Appennino.
“Gli artigiani – racconta Battistelli – partecipano tutti ad una performance totale con le loro mani, i loro corpi e i loro volti solcati dalle rughe, consumati dal tempo e dal lavoro. Producono una musica ‘sudata’ che nasce dalla fatica e che intende rappresentare l’immagine dello scorrere del tempo. Con questo lavoro voglio richiamare i suoni ancestrali della nostra cultura, già abbastanza rari e in via d’estinzione: un mondo che sta tuttora evaporando, con una scomparsa lenta ed inesorabile. Questa opera rappresenta per me, l’intenzione di proteggere un mondo in estinzione. Non mi riferisco soltanto alle professioni artigianali, ma soprattutto all’aspetto antropologico della loro attività, dello specifico modo di invecchiare dei corpi degli artigiani. La sapienza delle loro mani è diversa dalla conoscenza dell’uomo contemporaneo, più teorica, nutrita dalla razionalizzazione del rapporto fra mano e materia. Si tratta di aspetti non sovrapponibili; anzi, diametralmente opposti. Volevo salvare quei visi antichi, quelle mani dure”.
Premiato con il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia, Battistelli è ormai riconosciuto nel mondo come grande autore di progetti di teatro sperimentale diventati emblematici nell’ambito della teatralizzazione del suono e della teatralità del gesto esecutivo. Il suo Experimentum Mundi, che, adattato per un organico strumentale capace di dialogare con gli artigiani in scena, rappresenta la base per la nuova Operapaese, è considerato un caposaldo del teatro musicale strumentale che dal 1981 ad oggi ha raggiunto le 400 rappresentazioni in Europa, Asia, Oceania e Nord America. L’opera è il risultato di una collaborazione con Icarus Ensemble − formazione tra le più apprezzate per l’esplorazione e la valorizzazione della musica contemporanea − che ha proposto l’evento nell’ambito de L’Uomo che cammina, appuntamento annuale proposto dal Comune di Castelnovo ne’ Monti per approfondire la relazione tra uomo, ambiente e dimensione del sacro. adattandolo per un organico strumentale capace di dialogare con gli artigiani in scena.
Gli interpreti della nuova partitura di Giorgio Battistelli sono: il pasticciere Andrea Tamagnini detto “Strabba”, i muratori Corrado Spadaccini e Oliviero Rivi, i falegnami Dino Costetti e Nildo Leurini, i fabbri Danilo Canovi e Franco Romei, i selciaioli Mauro Fioroni e Giancarlo Giacopelli, lo scalpellino Dario Severi, i calzolai Alberto Daviddi e Gianluca Tagliamonte, gli arrotini Antonio Albertini e Rino Albertini, i bottai Alfredo Sannibale e Gianni Sannibale, il battitore di forme di formaggio Danilo Rossi e inoltre Franca Iori al mortaio, Ornella Tamburini al setaccio, Ivana Castellari e Nardo Ferrarini alla gramola. Le voci di donne: Camilla Canovi, Clara Domenichini, Edna Ganapini, Mara Iaccheri, Giuseppina Lusoli, Williana Manfredi, Zelinda Manfredi, Rita Migliaccio, Vilma Nicoli, Mariangela Pantani, Paola Pistelli, Emanuela Romei, Katia Sentieri, Maria Grazia Vasirani, Natascia Zambonini, Deanna Zanni, Donatella Zanni. I campanari: Francesco Bergonzani, Matilde Mazzacani, Alice Pugnaghi e Stefano Rosati. E oltre ai musicisti della Banda di Felina diretta da Davide Castellari ci sono i musicisti di Icarus Ensemble: Benedetta Polimeni (flauto), Orfeo Manfredi (oboe), Alberto Delasa (clarinetto), Dimer Maccaferri e Giorgio Strinati (corni), Andrea Cavallo e Sergio Ruiu (trombe), Riccardo Gatti e Nicola Tosi (tromboni), Maria Gilda Gianolio (arpa), Giorgio Genta (chitarra elettrica), Francesco Pedrazzini (percussioni), Mirko Ferrarini (fisarmonica), Diego Petrella (armonium), Yoko Morimyo (violino), Adan Alejandro Gomez (violoncello), Mauricio Petta (contrabbasso). Con Pierluigi Tedeschi voce recitante, Carmelina Curini narratrice e Nicola Raffone percussionista solista, l’intero ensemble con cui debutta OPERAPAESE Working Class sarà diretto da Giorgio Battistelli.