Impegno e leggerezza nella stagione di ATER all’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola

Da novembre ad aprile, con undici titoli in cartellone

19 settembre 2024

Impegno e leggerezza sono le parole chiave di una stagione che terrà assieme qualità e radicamento per fare del teatro il cuore culturale della città. Succede a Mirandola, all’Auditorium Rita Levi Montalcini dove da novembre ad aprile va in scena la nuova stagione curata da Ater Fondazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale. I generi in programma sono i più vari: negli undici titoli in programma si va dalla prosa alla danza e dalla musica all’operetta, con un occhio di riguardo per il pubblico dei piccoli.

Ad aprire la stagione, dal 10 al 12 novembre, la rassegna musicale Mirandola Jazz Festival in collaborazione con Associazione Più Mirandola, La Pica, Fondazione Scuola di Musica C. e G. Andreoli con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Il primo appuntamento di prosa è invece il 22 novembre con Come diventare ricchi e famosi da un momento del drammaturgo e regista Emanuele Aldrovandi, che nel suo stile tagliente e feroce racconta l’insano rapporto tra felicità e realizzazione. Il 12 dicembre spazio al talento attoriale di Lucilla Giagnoni che porta in scena il monologo Magnificat, un viaggio alle origini degli archetipi di femminile e maschile, in cui si intrecciano riflessione, poesia e ironia.

Il nuovo anno riparte con la comicità: il 23 gennaio a calcare il palcoscenico sarà infatti Chiara Francini, una delle attrici italiane di cinema, teatro e tv più amate, in scena con Forte e Chiara, one woman show da lei anche scritto, e diretto da Alessandro Federico. Il 6 febbraio tocca all’operetta: la Compagnia Corrado Abbati insieme al Balletto di Parma mette in scena Cin Ci Là, una delle operette più famose di sempre, scritta negli anni 20 dal librettista Carlo Lombardo e dal violinista Virgilio Ranzato. Si prosegue poi il 25 febbraio con L’inferiorità mentale della donna, spettacolo ispirato all’omonimo trattato di Paul Julius Moebius scritto nel 1900 in cui Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley, ci racconta l’unico, vero Frankenstein della storia moderna: la donna. Il 19 marzo arriva finalmente la danza contemporanea, con la compagnia Gli illusionisti della Danza in H₂OMIX, una produzione RBR Dance Company, un viaggio illusionistico che ci permetterà di riflettere sul significato, sul simbolismo e sull’importanza dell’acqua. Gli ultimi due appuntamenti sono con due classici: il 27 marzo va in scena una rilettura de Le Serve di Genet, a firma di Veronica Cruciani, regista di punta della scena contemporanea, con tre talentuose interpreti del presente: Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna; l’8 aprile spazio invece a Otello nell’adattamento drammaturgico di Francesco Niccolini e la regia di Emanuele Gamba per la compagnia Arca Azzura, con Giuseppe Cederna nel ruolo di Iago.

Ai piccoli è dedicato infine Sciroppo di teatro, il progetto lanciato da ATER Fondazione, in rete con gli assessorati alla Cultura, al Welfare e alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, che porta bambini e famiglie a teatro con la ‘ricetta’ del pediatra.