Pirati, duelli, burle boccaccesche, mascherate incastonano il capolavoro del Teatro della Restaurazione inglese, uscito dalla penna di Astrea, Aphra Behn, prima autrice “professionista” delle lettere anglosassoni, sensibile scandagliatrice di una nuova consapevolezza del corpo, del linguaggio, del ruolo culturale e sociale della Donna in un’Inghilterra nuovamente monarchica e gaudentemente libertina.
di Aphra Behn – nuova traduzione di Luca Scarlini – con (in o.a.) Massimiliano Aceti, Luca Cicolella, Laura Cleri, Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Stefano Guerrieri, Irene Paloma Jona, Lucia Lavia, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Francesca Tripaldi – costumi Andrea Sorrentino – luci Luca Bronzo – regia Giacomo Giuntini – Nuova produzione Fondazione Teatro Due