DANZA URBANA 2024 | intervista a Massimo Carosi

È stato il primo festival in Italia a concentrarsi sul rapporto tra danza e spazi urbani, e ancora oggi, quasi trent’anni dopo, Danza Urbana è uno degli appuntamenti più prestigiosi nel panorama della danza contemporanea. Un momento irrinunciabile per fare il punto su come sta cambiando il dialogo tra corpo e spazio pubblico, in una fase storica di rapidi mutamenti, di sempre maggiore alienazione individuale, di affermazione del digitale che avvicina e allontana allo stesso tempo, ma anche di ricerca, di contatto e di spirito comunitario. Sono molti gli ospiti della 28esima edizione della kermesse bolognese, in scena dal 4 all’8 settembre in tredici spazi della città (tra parchi, giardini, piazze, monumenti) che declineranno questi e altri temi. Ce ne parla Massimo Carosi, direttore artistico della manifestazione.

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