- Data di pubblicazione
- 22/05/2025
- Ultima modifica
- 22/05/2025
Dalla fantasia alla resistenza: GULP! porta in scena libertà, infanzia e coraggio
Dal 24 al 31 maggio al Teatro Sociale di Gualtieri
Un cane acrobata, ballerini di tip-tap, una mucca ingorda e un coro di bambini diretto da dita animate: con questo microcosmo sorprendente che si apre la nona edizione di GULP! Un teatro da ragazzi, la rassegna primaverile del Teatro Sociale di Gualtieri (parte del più ampio progetto Terreni Fertili Festival) che dal 24 al 31 maggio 2025 propone tre spettacoli di teatro di figura e narrazione, in matinée per le scuole e in replica tout public per le famiglie, con un’offerta pensata per un pubblico dai 3 ai 99 anni.
A inaugurare la rassegna sarà Leo Petersen, in arte Lejo, con lo spettacolo Mani in alto!, in scena il 24 maggio. È la prima volta che lo spettacolo approda in Italia in versione tout public, dopo due giornate di matinée dedicate alle scuole dell’infanzia della Bassa Reggiana. Con due sole mani, un paio d’occhi di legno e un fondale blu, Lejo costruisce un universo teatrale buffo, poetico e assolutamente originale. Mani in alto! è uno spettacolo senza parole che ha attraversato i più importanti festival di teatro di figura internazionali, conquistando adulti e bambini con un linguaggio espressivo minimale ma ricchissimo, in cui ogni gesto diventa racconto.
Il secondo appuntamento, in programma il 25 maggio, vedrà in scena Roberto Anglisani con Giungla, un classico del teatro di narrazione italiano scritto con Maria Maglietta, proposto sia in matinée per le scuole medie di Gualtieri e Boretto (26 e 27 maggio), sia in replica aperta alle famiglie a partire dagli 11 anni. La storia parte da una sera d’autunno alla stazione centrale di Milano, dove un gruppo di ragazzini stranieri si muove tra i binari, invisibile agli occhi dei passanti. Uno di loro, Muli, scappa per non dover più mendicare e rubare per conto di Sherekhan, un losco individuo in pelliccia. Da qui prende vita una riscrittura urbana e potente del Libro della Giungla di Kipling, dove la “giungla” è fatta di sottopassaggi umidi e regole di sopravvivenza, ma anche di incontri inaspettati e solidarietà. Con la sola forza della parola e della presenza scenica, Anglisani crea un racconto denso di emozione e significato, capace di affrontare con delicatezza temi come lo sfruttamento minorile, la marginalità e il coraggio di scegliere un’altra strada.
Il 31 maggio sarà la volta dello spettacolo Vent Debout della compagnia francese Cie Des Fourmis dans la Lanterne, presentato anche in matinée per le scuole primarie di Gualtieri e Boretto (29 e 30 maggio). Senza parole ma con una forza visiva straordinaria, Vent Debout racconta la storia di una bambina cresciuta nel silenzio di un mondo fatto di carta, dove ogni parola viene spazzata via da un vento invisibile e incessante. Solo quando scopre un altro paese, brulicante di segni e suoni, inizia a capire cosa significhi comunicare. La sua ribellione al silenzio imposto si trasforma in un atto di resistenza: un gesto poetico e politico che parla, con leggerezza e profondità, di censura, espressione e diritto alla parola. Il progetto trae ispirazione dall’iniziativa Flashdrives for Freedom, che porta contenuti culturali ai cittadini della Corea del Nord, e si confronta con i limiti della libertà di espressione anche nei Paesi democratici. Attraverso marionette di carta e scenografie fragili e suggestive, Vent Debout si fa portatore di un messaggio universale: anche il vento più forte non può fermare una voce che vuole farsi sentire.
A completare la rassegna, una produzione speciale pensata per i piccolissimi: Poseidonia e la cucina che non c’è, narrazione teatralizzata a cura di Progetto g.g., che attraverserà tutti i nidi d’infanzia dell’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana e accompagnerà i bambini in un viaggio teatrale fino alla fine di giugno.