- Data di pubblicazione
- 29/05/2025
- Ultima modifica
- 29/05/2025
Veleia 2025: mito, parola e visioni tra le rovine romane
Dal 21 giugno al 22 luglio la nuova edizione del festival
Un teatro a cielo aperto, incastonato tra i resti di una città romana, dove il silenzio dell’archeologia si fa voce del presente. Ogni estate, da quasi trent’anni, Veleia, antica colonia romana dell’Appennino piacentino, si trasforma in un palcoscenico vivo, dove la parola poetica, civile, epica torna a vibrare sotto le stelle. Il Festival di Teatro Antico di Veleia torna dal 21 giugno al 22 luglio 2025 con un programma che intreccia profondamente epos, storia, tragedia e commedia, nel segno di una tradizione che guarda al futuro. Nella suggestiva area archeologica della Val d’Arda, incastonata tra gli scavi romani, il festival diretto da Paola Pedrazzini rinnova il suo patto con il pubblico: offrire spettacoli di alta qualità, spesso in prima nazionale, capaci di far vibrare il mito nel presente. Nel 2025 c’è peraltro una bella novità, il festival amplia infatti il suo raggio territoriale includendo due nuovi luoghi d’arte del territorio piacentino, i borghi altomedievali di Castell’Arquato e Vigoleno, che ospiteranno gli spettacoli d’apertura e chiusura del Festival, in una nuova, virtuosa collaborazione artistica.
A inaugurare il Festival il 21 giugno, proprio nello scenario del borgo di Castell’Arquato, sarà Alessandro Bergonzoni con Arrivano i dunque – Avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca, nuova creazione dall’immaginario surreale, visionario e sconcertante. Una partitura verbale esplosiva che continua il cammino avviato nel 2024 a Veleia, dove l’artista aveva presentato un’anteprima di questo lavoro.
Dal 27 al 29 giugno, nel cuore dell’area archeologica di Veleia Romana, andrà in scena la prima nazionale delle Baccanti di Euripide, con la regia di Leonardo Lidi. Lo spettacolo nasce nell’ambito del progetto Bottega XNL – Fare Teatro, con un cast composto da giovani attori selezionati tra oltre 400 candidati. L’opera, tra le più misteriose e potenti della tragedia greca, trova nuova linfa in un allestimento corale che richiama il senso rituale e dionisiaco del teatro. Domenica 6 luglio, di nuovo a Veleia, Neri Marcorè debutta al festival con Un classico concerto, un raffinato viaggio musicale che esplora l’anima poetica della canzone d’autore italiana, in dialogo con il mondo classico che ne ha ispirato tematiche e linguaggio.
ll 7 luglio, invece, è il momento di Alessandro Barbero che proprio a Veleia aveva iniziato l’esperienza della serie di successo In viaggio con Barbero. Con la sua nuova conferenza-spettacolo dal titolo In pace o in guerra, intreccerà rigore storiografico e passione divulgativa, per raccontare alcuni passaggi fondamentali della fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa.
Il festival continua il 10 luglio con Andrea Pennacchi, che presenta Una piccola Odissea: un racconto teatrale intimo, fatto di ricordi familiari e archetipi, dove il viaggio di Ulisse si rifrange nella vita quotidiana, tra nostalgia, tenerezza e ironia, mentre il 12 luglio Lella Costa prosegue il suo percorso sulle grandi figure femminili della letteratura e della storia raccontando Lisistrata, l’iconica protagonista di Aristofane, simbolo di ribellione, intelligenza e autodeterminazione.
Tra le novità assolute, il 18, 19 e 20 luglio a Vigoleno va in scena la prima nazionale di Esodi di César Brie, spettacolo coprodotto dal Festival e terza tappa di un progetto pluriennale iniziato nel 2023 e ispirato all’Eneide. Un lavoro che si annuncia immaginifico e itinerante, coerente con la poetica nomade dell’artista argentino. Sempre a Vigoleno va in scena il gran finale del 22 luglio, con Stefano Massini, maestro del racconto teatrale, che presenta in prima nazionale Il Corrotto, narrazione civile ispirata a figure dell’antichità che si proiettano sulle ombre del nostro tempo. Partendo dagli archetipi eterni di Catilina e Verre, raccontati da Cicerone, mostrerà al pubblico due volti del potere deviato, due maschere del male pubblico che attraversano i secoli per parlare al nostro presente, dove il confine tra verità e menzogna si fa sempre più labile.
Da non perdere anche gli appuntamenti di Veleia ragazzi, la sezione dedicata a bambini e adolescenti e formata da percorsi laboratoriali, diversificati in base all’età, progettati per sviluppare attraverso i meccanismi del gioco e dell’arte la relazione empatica e la creatività nei più giovani. Tra gli appuntamenti Innaturale di Emanuela Dall’Aglio, Patatrac di Gianfranco Asveri e il laboratorio Veleia Mostruosa a cura di Arti e Pensieri.