Ustica 45 anni dopo: arte e memoria civile al Parco della Zucca

Dal 27 giugno al 10 agosto

25 giugno 2025

“Il diritto alla verità non è soltanto un bisogno per i parenti delle vittime, ma un’esigenza per la dignità stessa del nostro Paese”. Così Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica introduce Attorno al Museo, la rassegna culturale promossa dall’Associazione e dalla Fondazione Museo per la Memoria di Ustica di recente istituzione. Giunta alla sua sedicesima edizione, la manifestazione assume quest’anno un valore particolare: il 45° anniversario dell’abbattimento del volo DC-9 Itavia, avvenuto il 27 giugno 1980, tragedia che costò la vita a 81 persone e su cui resta ancora aperta una profonda ferita collettiva. “La richiesta della Procura della Repubblica di Roma di archiviazione per le indagini, aperte nel 2008 dopo che il Presidente Emerito Cossiga aveva indicato i francesi come responsabili della Strage di Ustica, non deve essere una resa – spiega ancora Bonfietti –. Dobbiamo trovare le forze, nella convinzione di essere nel giusto, per riprendere l’impegno e pretendere di scrivere tutta la verità sulla strage.  La Procura di Roma conferma che il DC-9 è stato abbattuto, che c’era la guerra quella sera nei nostri cieli, che in mare c’era la portaerei francese Foch e in volo aerei americani e francesi. Ma nello stesso tempo dichiara di non poter “scrivere” questa verità, per le menzogne, le scarse collaborazioni, i silenzi di Stati amici e alleati, Francia e Usa in primis. Questo il senso profondo di questo 45° anniversario: dalla consapevolezza della verità conquistata alla pretesa di collaborazione internazionale di impegno di Governo e Istituzioni per scrivere definitivamente la pagina completa, intera, della storia di quella tragica sera d’estate del 27 giugno 1980”.

Il programma (che include anche aperture straordinarie del museo e visite guidate gratuite, curate dal Dipartimento educativo MAMbo | Museo Morandi) si apre il 27 giugno con l’incontro istituzionale a Palazzo d’Accursio, alla presenza del sindaco Matteo Lepore, e con l’iniziativa conviviale della Tavolata per Ustica, un momento aperto alla cittadinanza, con i Piatti della solidarietà preparati dalle Cucine Popolari. Poi spazio al teatro e alla musica fino al 10 agosto negli spazi del Parco della Zucca e del Museo per la Memoria di Ustica, dove l’installazione permanente di Christian Boltanski dialoga da sempre con la materia e l’assenza. Tra questi, il 2 luglio, il monologo Ustica, una cosa che non fa ridere di Niccolò Fettarappa, giovane autore romano noto per la sua capacità di coniugare ironia e profondità, uno spettacolo che nasce dall’amara constatazione del ‘crollo’ non solo del DC-9 Itavia ma dello Stato, quel 27 giugno del 1980, un crollo che travolge la vita degli individui, un momento in cui la Storia si intreccia drammaticamente con le storie private e personali. Il 26 giugno lo spettacolo sarà trasmesso anche su RAI Radio 3, che dedicherà la trasmissione “Radio3 Suite” proprio alla Strage.

 Il 10 luglio, il collettivo Istantanea – in collaborazione con il Bologna Jazz Festival – proporrà un concerto con musiche originali dedicate alla memoria della strage. Il 14 luglio, nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Boltanski, andrà in scena la performance DUEDINOI, con Stefano Ricci al disegno dal vivo e Dan Kinzelman al sax, in un dialogo intimo tra suono, immagine e assenza. Il 23 luglio, con lo spettacolo Vocodìa, frutto della collaborazione con il Conservatorio G.B. Martini, la tragedia si riflette nei testi classici, mentre il live electronics di un giovane quartetto interviene là dove la parola non basta. Il 30 luglio, la danza entra in scena con Gli Anni, coreografia di Marco D’Agostin interpretata da Marta Ciappina, Premio Ubu 2023, che rilegge una vicenda privata di violenza e impunità nel contesto più ampio della memoria pubblica.

Chiusura affidata, il 10 agosto, alla serata poetica della Notte di San Lorenzo, con l’attore Edoardo Purgatori, figlio del giornalista Andrea Purgatori, a cui è dedicato il Muretto di Andrea nel giardino del museo. Le sue letture, accompagnate dalla musica di Stefan Larsen, comporranno un rito laico sotto le stelle, un modo per restare accanto a ciò che è stato perduto, come scrive lo stesso Purgatori: “Un viaggio non è sempre un arrivo: a volte è solo il modo in cui restiamo vicino a ciò che abbiamo perduto”.

Particolarmente significativo è anche il segno simbolico dell’illustrazione di Mauro Biani, scelta come immagine del 45° anniversario: un bambino su un relitto galleggiante che scruta il cielo in cerca di risposte. L’opera è stata riprodotta su un autobus Tper che circolerà in città per tutta la durata della rassegna, così come una figurina solidale realizzata dall’Associazione Figurine Forever.

Attorno al Museo fa parte del cartellone di Bologna Estate 2025.