- Data di pubblicazione
- 16/08/2017
- Ultima modifica
- 22/11/2017
Lultimaprovincia, torna nelle piazze la rassegna a cura dei Manicomics
Tra Piacenza e provincia, dal 18 agosto al 10 settembre
La rassegna teatrale Lultimaprovincia curata da Manicomics Teatro, alla sua 26° edizione si svolgerà da venerdì 18 agosto a domenica 10 settembre. Sempre itinerante, quest’anno la rassegna presenta un cartellone diversificato: dal teatro comico al teatro acrobatico, dal clown al circo, al teatro per ragazzi. Un teatro per la gente e fatto tra la gente nelle strade, nelle piazze, nei cortili, disseminati tra Piacenza e la sua provincia, nei comuni di Bobbio, Castell’Arquato, Gragnano Trebbiense, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Rottofreno, Travo e Vigolzone.
Tra comicità e impegno civile, sperimentazione e nouveau cirque, teatro per famiglie e teatro d’autore, la rassegna presenterà 17 spettacoli, realizzati da 15 compagnie. “Il festival – precisa la direzione artistica del Manicomics – cercherà di mettere in primo piano tutte quelle commistioni di linguaggi che in questi anni hanno segnato la programmazione del festival… anche per celebrare le ultime esperienze della compagnia nell’ambito del nuovo circo e nell’ambito di una ricerca teatrale che sperimenta nuove vie narrative.”
Il teatro di prosa sarà presente con quattro spettacoli, di cui due dedicati ai ragazzi – le poetiche “Storie nell’armadio” del teatro Lagru Ragazzi (a Gragnano, il 30 agosto) e il divertentissimo “L’omino del pane e l’omino della mela” della compagnia Fratelli Caproni (a Podenzano, il 10 settembre) – mentre gli altri due spettacoli sono rivolti agli spettatori più grandi.
Il primo, un coinvolgente “Promessi! Ovvero i Promessi Sposi in scena” con la regia di Luca Radaelli e Beppe Rosso, verrà presentato dal Teatro Invito martedì 29 agosto, alle 21.00, nella piazza del Castello di Vigolzone (nel caso di maltempo invece ci si sposterà nella palestra comunale). Lo spettacolo si ispira ad una sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, mai realizzata, in cui le vicende del romanzo manzoniano vengono fatte raccontare da Renzo ai propri figli in flash-back. La famiglia Tramaglino fa da coro al racconto: Lucia e i bambini intervengono a commentare e intercalare la narrazione. Gli attori in scena sono gli officiatori di un rito che serve a tramandare la testimonianza delle vicende vissute dai due operai tessili lecchesi all’inizio del XVII secolo, ma la coralità del racconto fa sì che dal tessuto drammaturgico emergano anche le voci dei personaggi minori, e quelle del popolo, dolente, furente, impaurito, quel popolo che deve superare le prove della carestia, della guerra e della peste. La riscrittura del testo e le soluzioni registiche seguono la riscoperta del teatro popolare, di brechtiana memoria, che cerca le proprie ragioni d’essere nell’immediatezza del rapporto con il pubblico. La lingua usata è un pastiche di italiano e dialetto lombardo, ma affiora anche il latino della Chiesa e lo spagnolo dei dominatori. Lo svolgimento della vicenda e la sua ritualità sono accompagnati dal canto, eseguito coralmente dagli attori, che attinge al repertorio popolare lombardo.
Il secondo spettacolo di prosa, “Il tempo di Agnese”, in scena al Teatro S. Matteo di Piacenza venerdì 1 settembre, è una produzione del Manicomics Teatro. Fortemente emotivo e liberamente ispirato a “L’Agnese va a morire” di Renata Viganò, sarà presentato dal gruppo di sperimentazione teatrale Officina M., che lo definisce “uno spettacolo-studio multimediale alla ricerca della libertà”
Il teatro comico musicale sarà rappresentato al festival dal Trio Trioche, che aprirà la rassegna – in piazza San Francesco di Bobbio, venerdì 18 agosto – con “Opera Guitta”, frutto della collaborazione fra il Trio Trioche e Longuel. Scritto e diretto da Antonio Vergamini, lo spettacolo – che miscela melodramma, clowneria e tre guitti, tre musici erranti spiantati che mettono in scena una vendita di schiavi e cercano di affascinare i potenziali acquirenti e il pubblico con una gara di canto – è un divertito e divertente omaggio alle grandi arie d’opera, da Donizetti a Mozart, da Rossini a Verdi.
Il giorno seguente, sabato 19 agosto, il Trio Trioche sarà presente a Travo con lo spettacolo cult “Troppe arie”, una clownesca miscela di musica classica e virtuosismi, gioco di ritmi e gag.
Numerosi gli appuntamenti con il circo-teatro. In apertura della rassegna ci sarà la compagnia francese Circo Zoe(venerdì 18 agosto a Bobbio) con “Naufragata”, un’originale e poetica commistione tra circo e musica. Poi sarà la volta di Onarts (sabato 19 agosto a Travo) con “Qualcosa di strano”; poi della compagnia Giulio Lanzafame (venerdì 25 agosto a Castell’Arquato) con “Tra le scatole”, uno spettacolo in bilico tra giocoleria e corda molle, e di Nando & Maila (sabato 26 agosto a Ponte dell’Olio) con acrobazie musicali e aeree.
Anche il teatro-clown si presenterà al festival con una nutrita squadra. I 3Chefs, clown che vantano la collaborazione con il Cirque du Soleil, saranno in scena a Rivergaro (sabato 9 settembre) con “L’ultima cena”. I provocatori Madame Rebinè arriveranno a S.Nicolò (giovedì 24 agosto) con “La riscossa del clown” e la compagnia Michele Cafaggi a Castell’Arquato (venerdì 25 agosto) con la poesia delle bolle di sapone “Fish & Bubbles”, uno spettacolo in cui i pensieri diventano bollicine colorate. E ancora, Claudio e Consuelo (giovedì 31 agosto a Rottofreno) si esibiranno con il loro circo “riciclato” e “Il segreto degli oggetti abbandonati” e l’atletico Colletivo Clown (martedì 5 settembre aVigolzone) con “Spaventati Panettieri”. Chiude la squadra uno spettacolo/studio dal titolo “Kermesse” del Manicomics Teatro (mercoledì 23 agosto a Gragnano), con in scena due direttori d’orchestra senza l’orchestra che, per non perdere l’ingaggio, s’inventano situazioni al limite della follia.