- Data di pubblicazione
- 31/08/2017
- Ultima modifica
- 22/11/2017
“Respirare sott’acqua”, sezione autunnale di Politeama Festival
Concerti e teatro contemporaneo al Teatro Sociale di Gualtieri, dal 31 agosto all’8 ottobre
Dopo la pausa estiva, il Teatro Sociale di Gualtieri riapre le porte per la stagione autunnale con un programma di prosa e concerti inseriti nel cartellone del Politeama Festival. Quest’anno il festival porta il suggestivo titolo “Respirare sott’acqua”: analogia e metafora di un’esplorazione profonda – dei “fondali sconosciuti” e dei “nuovi mondi sottomarini” – ma anche e soprattutto della leggerezza che accompagna l’esplorazione, “come se avessimo le branchie” e potessimo respirare sott’acqua, in un galleggiamento perfetto.
Si parte giovedì 31 agosto, alle 21.30, con “Ura”, un concerto che si muove tra linguaggi musicali delle due sponde dell’Adriatico tramite la maestria vocale e strumentale di Maria Mazzotta (voce) e Redi Hasa (violoncello). Salentina lei, albanese lui, il duo porta alla luce i possibili legami tra i repertori che uniscono i Balcani e i Carpazi con le regioni del Sud dell’Italia, portando sul palco anche una forte fisicità e un altrettanto forte piglio improvvisativo e spaziando dalle canzoni delle antiche comunità grecaniche della Puglia alle tarantelle del Settecento, dai brani della tradizione rom evocativi delle carovane e magie notturne ai ritmi delle tradizioni montenegrina, bulgara, rumena. “Ura” dunque è al contempo una mappa dei legami e una ricerca di affinità e mescolanze, un incontro emozionale intriso di atmosfere mediterranee e un virtuosismo compiaciuto, ma soprattutto è un ponte sonoro (in albanese, infatti, “ura” vuole dire proprio “ponte”; mentre in salentino significa “ora”: un invito alla partecipazione e condivisione immediata di questa bella sfida).
Tra gli eventi di spicco, al Teatro Sociale arriverà, anzi tornerà – dopo otto anni e il recente riallestimento e il successo delle repliche alla Biennale Teatro di Venezia – il “Pinocchio” del Teatro del Carretto di Lucca, nato dallo scavo nel testo collodiano di Grazia Cipriani che ne ha curato l’adattamento e la regia, convintissima del “destino teatrale” del grande burattino. Così giovedì 21 e venerdì 22 settembre il Teatro del Carretto ri-porterà a Gualtieri la preziosa stratificazione metaforica del suo Pinocchio, le creazioni immaginifiche di Graziano Gregori, autore delle scene e dei costumi, l’inquietudine della colonna sonora curata da Hubert Westkemper e un legnoso e meccanico, e dunque bravissimo, Giandomenico Cupaiuolo nelle vesti di Pinocchio che sul palcoscenico racconta, immagina, desidera, in un continuo processo metamorfico, e alla fine esce dal suo “sogno di legno” e guarda il suo simulacro abbandonato come un costume di scena. Nel cast anche Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Elena Nenè Barini, Nicolò Belliti, Jonathan Bertolai, Carlo Gambaro.
Un altro evento speciale e un altro ritorno sarà quello di Ezio Bosso, che arriverà a Gualtieri domenica 8 ottobre, l’ultimo giorno del Politeama Festival. Musicista, compositore e direttore d’orchestra, Ezio Bosso regala al Teatro Sociale un concerto ogni anno, ma questa sarà la prima volta in cui dirigerà un’orchestra da camera di 24 elementi. “Il Teatro di Gualtieri verrà abitato dalla musica come mai è accaduto prima – sottolinea Riccardo Paterlini, direttore organizzativo del Teatro Sociale – dalla musica di grandi compositori del passato e dai brani più celebri del maestro Bosso, appositamente ri-orchestrati”.
Un ritorno sarà anche quello di Oscar De Summa che venerdì 8 settembre porterà sul palco del Sociale il primo capitolo della sua fortunata Trilogia della Provincia, “Diario di provincia”, un monologo che l’attore pugliese sviluppa su un intrigante tessitura narrativa attorno ai protagonisti di un mondo marginale e chiuso, quello del “minuscolo Erchie, provincia di Brindisi, città medioevale, comune d’Europa…”.
Venerdì 15 settembre sarà la volta del bandonèon di Daniele Di Bonaventura e del suo quartetto Band’Union (con la chitarra a dieci corde di Marcello Peghin, il contrabbasso di Felice Del Gaudio, le percussioni di Alfredo Laviano), per un’esplorazione delle sonorità di una “terra di confine”, tra tango, jazz ed improvvisazione.
Da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre andranno in scena sei repliche di “Mi richordo anchora”, viaggio teatrale con Silvio Castiglioni – per piccoli gruppi di spettatori – sulle tracce della vocazione artistica del pittore Pietro Ghizzardi. Il progetto è nato da un’idea di Franco Laera elaborata a quattro mani da Castiglioni e Giulia Morelli, con la collaborazione drammaturgica di Giovanni Guerrieri e la scenografia di Nicolò Cecchella, e racconta la vicenda esistenziale e artistica di Ghizzardi. E’ uno squarcio potente, focalizzato sulla necessità di affermare la propria esistenza attraverso l’arte e di sconfiggere l’esclusione esprimendosi e comunicando la propria all’altrui umanità. Lo spettacolo è una coproduzione di Crt Teatro dell’arte – Triennale di Milano e Casa Museo Pietro Ghizzardi.
A completare la rassegna del Teatro Sociale ci sono anche due eventi di Fuoriuscite!, due concerti gratuiti organizzati in collaborazione con ProLoco di Gualtieri. Il primo, in programma domenica 10 settembre al pozzo settecentesco di Giovan Battista Fattori di Gualtieri, vedrà l’esibizione del Negri Abate Duo (il clarinetto è di Mauro Negri, la chitarra di Marcello Abate), per una rivisitazione di Cole Porter, George Gershwin, Jerome Kern, Duke Ellington e altri compositori jazz degli Anni ’40 e ‘50. Il secondo concerto si terrà lunedì 1 ottobre all’Isola degli Internati di Gualtieri e si tratta del trio Johnny La Rosa (chitarra e voce Johnny La Rosa, basso Stefano Kappa, batteria Gigi Bertolini), che offrirà un’immersione nella miscela di rock, jazz, blues e funk dal titolo “Johnny meet KGB”.