La nuova generazione della danza regionale: i vincitori della terza edizione di supportER 

20 novembre 2025

 Accompagnare nuovi progetti, sostenere i passaggi delicati della crescita artistica, ampliare la possibilità di ricerca in un contesto che lavora collettivamente, offrire concrete opportunità di ricerca e formazione per sviluppare le proprie creazioni. Dal 2020 supportER, l’azione triennale della Rete Anticorpi Emilia-Romagna, fa un investimento sul futuro della danza regionale selezionando progetti di giovani autori e autrici da sostenere, con l’obiettivo di ampliare gli spazi per la loro creatività e rafforzare un sistema di sostegno integrato. 

Con la selezione 2025/2027 appena presentata il progetto entra nella sua terza edizione confermando una struttura ormai riconosciuta nel panorama regionale: un lavoro congiunto tra la rete e gli organismi di produzione dell’Emilia-Romagna, un unicum nazionale che mette insieme programmazione, residenze, scouting e produzione per sostenere lo sviluppo della giovane danza d’autore. Cinque i vincitori delle borse di ricerca, ciascuna del valore di 2.500 euro, selezionati attraverso una call regionale: Riccardo De Simone con Sky Dancers, Giorgia Lolli con BODY SWEATS, Gaetano Palermo e Michele Petrosino con Bow, Francesca Siracusa con Shivers, Davide Tagliavini con Special K. Per ciascuno di loro, il sostegno economico si affianca a un percorso di mentoring, residenze, spazi prova e incontri professionali calibrati sulle diverse necessità artistiche.

Sky Dancers di Riccardo De Simone nasce da un’immagine sorprendente: performer gonfiabili, figure mosse dall’aria e dirette da un conduttore umano. La coreografia si organizza come un gioco di accensioni, spegnimenti e spostamenti, un continuo modellarsi dello spazio che richiama l’iconica sequenza del mappamondo nel film di Chaplin. L’artista costruisce così un dispositivo ironico e inquieto, un monito visivo che riflette sulle forme del potere e sulla facilità con cui la storia può ripetersi. Con BODY SWEATS, Giorgia Lolli rende invece omaggio alla figura radicale della baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven, pioniera del Dadaismo e performer femminista. Il progetto prende le mosse dall’unica raccolta poetica dell’artista e interroga i sistemi di rigore che attraversano il corpo delle danzatrici: dal balletto all’acquagym, fino alla cultura del fitness. Lolli lavora sull’ambiguità di quelle discipline, dove l’allenamento può essere insieme disciplina, desiderio, resistenza, ripensando il corpo come archivio di pratiche e costrizioni.

Il duo formato da Gaetano Palermo e Michele Petrosino concentra la propria ricerca su un gesto quotidiano e rituale: l’inchino. Bow attraversa le molte varianti di questa postura – teatrale, religiosa, sociale – osservandone le implicazioni di consenso, potere e riconoscimento. Attraverso una scrittura coreografica radicata nel corpo dei performer, il progetto analizza le tensioni insite nel gesto, esplorando la linea sottile che separa la reverenza dalla sottomissione, la disponibilità dalla costrizione. Shivers (titolo provvisorio) di Francesca Siracusa parte invece da un fremito. Da un sussulto che arriva senza preavviso, come se il corpo reagisse prima del pensiero. Siracusa indaga questo movimento incontrollato come segnale di una dimensione psichica profonda, quasi primordiale: un impulso che scuote la quiete e rivela un’energia vitale nascosta. Il lavoro mette a fuoco la soglia in cui il corpo anticipa la parola, diventando il tramite di un’urgenza ancora in cerca di forma. Con Special K, Davide Tagliavini costruisce infine un attraversamento di riferimenti pop e biografici: dai cereali al velivolo della Seconda guerra mondiale, dalla ketamina al singolo dei Placebo, fino all’immaginario di Kate Bush, figura simbolica della libertà creativa dell’artista. Il progetto esplora il legame tra corpo, natura ed emozione, celebrando la possibilità di essere se stessi attraverso una danza che accoglie dimensioni sensoriali, oniriche e intensamente umane.

Accanto ai cinque vincitori, la commissione ha selezionato altri cinque giovani artisti e collettivi – Enrico Frisoni, Sofia Gattamorta, Alessandro Giaquinto, ETU ensemble, Danilo Smedile – ai quali verrà offerto un percorso di accompagnamento e tutoraggio. La loro presenza risponde alla volontà della rete di sostenere la definizione dell’identità autoriale: per tutti loro, supportER prevede occasioni di confronto, crescita professionale e messa a fuoco della ricerca.

Nata nel 2006 e coordinata dall’Associazione Cantieri Danza di Ravenna, la Rete Anticorpi Emilia-Romagna si compone di tredici partner e ha come obiettivo l’ideazione e la realizzazione di azioni volte al sostegno e alla promozione della giovane danza regionale. Una rete che riunisce tredici partner attivi sul territorio in ambito produttivo, formativo e di programmazione, sostenuta dal contributo della Regione Emilia Romagna.