- Data di pubblicazione
- 28/02/2018
- Ultima modifica
- 05/03/2018
“Victor”. DispensaBarzotti, emozioni tra perdita e creazione
Al Teatro Ruggero Ruggeri di Guastalla, il 6 marzo
Victor, il pluripremiato spettacolo della giovane compagnia parmense DispensaBarzotti – uno dei più promettenti gruppi artistici del panorama italiano “under 30” – va in scena martedì 6 marzo (alle 21.00) al Teatro Ruggero Ruggeri di Guastalla.
“Victor”, oltre ad essere il progetto vincitore di due bandi – “Strabismi 2017” e “Casa con vista Fringe 2017” – lo scorso anno ha vinto anche il Premio delle Giurie “Direction Under 30, con una motivazione eloquente: “Per la delicatezza e la poesia con cui è stato trattato il tema. Per la padronanza del linguaggio e l’originalità della messa in scena. Per la molteplicità dei temi di lettura. Per l’immediatezza, la fruibilità e la forza della resa estetica”.
Liberamente ispirato a “Frankenstein” di Mary Shelley, “Victor” non presenta una trama nel senso tradizionale del termine. Sul palco troviamo un uomo, una donna e un mostro creato per sostituire il figlio morto prematuramente, ma lo spettacolo non offre appigli narrativi; è piuttosto un iter emotivo, focalizzato sui temi della creazione, della perdita e della mancanza da colmare ad ogni costo. Interamente incentrato sulle immagini e la loro composizione organizzata in quadri, anzi in infinite inquadrature che trasportano lo spettatore in un “altrove” tutto da decifrare, “Victor” è carico di simbolismi, di atmosfere e di forza poetica giocati tra forme e movimento, tra luce e tonalità di colori e tra buio e elementi illusionistici (mai fine a se stessi).
La regia di Alessandra Ventrella viaggia dunque sul filo sospeso tra illusionismo e teatro di figura. Ventrella firma anche la drammaturgia, assieme a Rocco Manfredi e Riccardo Calabrò. Sul palco, a pizzicare le corde emotive dello spettatore (come in un film muto, senza pronunciare una sola parola) troviamo Consuelo Ghiretti, Riccardo Calabrò e Rocco Manfredi. La cura (minuziosa e imprescindibile) della scenografia, delle luci e del sonoro è di Rocco Manfredi e Alessandra Ventrella.