Danza d’autore all’Arena Shakespeare

Mauro Bigonzetti e Lutz Förster a Parma per la stagione estiva di Teatro Due, il 4 e 12 luglio

02 luglio 2018

La grande danza d’autore approda all’Arena Shakespeare di Parma, con due spettacoli da non perdere nel cartellone della seconda stagione estiva di Fondazione Teatro Due.

Protagonista del primo appuntamento, il 4 luglio alle 21.30, è Mauro Bigonzetti, coreografo italiano con una storia di successi e collaborazioni prestigiose con l’Opera di Roma, il Balletto di Toscana, Aterballetto, lo Stuttgarter Ballett, N.Y.C Ballet, l’Alvin Ailey American Dance Theater, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e molti altri. A Parma il pubblico potrà apprezzare un vero e proprio cavallo di battaglia dell’artista, la sua coreografia più rappresentata nel mondo, Mediterranea. A distanza di ben venticinque anni dal debutto del 1993, lo spettacolo è più attuale che mai. Alternando passi a due a emozionanti momenti d’insieme, movimenti energici a delicati passaggi lirici, i diciotto danzatori in scena evocano, infatti, l’affascinante e misterioso accadere dell’incontro, dello scontro e della reciproca scoperta tra le diverse anime che popolano le terre del Mare Nostrum. Su un raffinato tappeto musicale (a cura di Paride Bonetta e dello stesso Bigonzetti) che mescola le musiche di Mozart, Ligeti e da Palestrina e quelle delle culture che si affacciano sul Mediterraneo, Umberto Desantis, Francesco Moro, Valentina Chiulli, Marco Fagioli, Andrea Caleffi, Davide Pietroniro e i danzatori del Corpo di ballo della Daniele Cipriani Entertainment tessono l’intreccio di una complessa relazione, fino a comporre l’affresco di un simbolico abbraccio finale.

L’appuntamento del 12 luglio (alle 21.15), invece, è con un altro protagonista assoluto della danza contemporanea: Lutz Förster, ballerino e attore tedesco di notevole eleganza e di raffinato humour, uno degli interpreti-simbolo della compagnia Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, con cui ha lavorato per quasi trentacinque anni e di cui è stato direttore artistico dal 2013 al 2016. Lo spettacolo che presenta a Parma, Dance Stories, lo vede in scena da solo, in un autoritratto che mescola testi, azioni e coreografie per evocare frammenti di un percorso artistico che, oltre a Bausch, ha compreso molti dei mostri sacri della danza di fine novecento, da José Limon a Bob Wilson. “Nel succedersi di immagini e monologhi, l’ironia si fonde con la malinconia, e la soggettività della riflessione artistica diventa il racconto di un’intera dimensione estetica e culturale del ‘fare-teatro’” spiega Leonetta Bentivoglio, curatrice, con Ninni Romeo, del più ampio progetto in cui rientra l’assolo, Lo sguardo dell’imperatrice, prodotto da Daniele Cipriani Entertainment e dedicato all’eredità della regista tedesca. L’assolo di Förster rappresenta d’altronde anche un omaggio alla città e al teatro che hanno ospitato la prima apparizione italiana del Tanztheater Wuppertal: è ancora vivido il ricordo del successo che Cafè Müller, capolavoro della Bausch, riscosse a Teatro Due nel 1981.

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