- Data di pubblicazione
- 23/11/2018
- Ultima modifica
- 23/11/2018
Al debutto i vincitori del Premio Scenario Infanzia 2018
Al Teatro al Parco di Parma, il 26 novembre
Per le giovani compagnie inQuanto teatro, Generazione Eskere e Asini Bardasci, rispettivamente la vincitrice e le due menzionate della settima edizione del Premio Scenario infanzia, è arrivato il momento del debutto nazionale: le prime rappresentazioni dei loro lavori, integrali, avranno luogo lunedì 26 novembre al Teatro al Parco di Parma. L’evento è stato promosso e organizzato dall’Associazione Scenario in collaborazione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, con il contributo di Mibact e con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Ater Circuito Regionale Multidisciplinare.
Si comincia alle 10.00 con Storto, il lavoro di inQuanto teatro, compagnia fondata a Firenze nel 2010. “Storto” è uno spettacolo che si rivolge ai ragazzi dai 13 ai 18 anni e racconta la storia di un’amicizia, di una fuga e di un ritorno, per affrontare il tema delle barriere e dei modi per superarle. I sentimenti che accompagnano il contatto con la disabilità, il rapporto con le proprie e altrui imperfezioni, sono presentati dal punto di vista di due liceali, ragazzi normali ma in difficoltà, entrambi a loro modo “storti”. Scritto da Andrea Falcone, drammaturgo di inQuanto teatro, e da Matilde Piran, giovane autrice veneta, lo spettacolo è diretto dal regista Giacomo Bogani e interpretato dai giovanissimi Elisa Vitiello e Davide Arena. Grazie alle illustrazioni di Mattia Bau Vegni, prende forma di una “guida illustrata”, una graphic novel teatrale e pop.
La giuria del Premio, presieduta dall’attrice e regista Maria Maglietta, ha assegnato a “Storto” il primo premio con la seguente motivazione: “La compagnia, con un organico e maturo lavoro di gruppo, mette in campo linguaggi molteplici per raccontare diversità e conflitti. In un tracciato drammaturgico lineare ed efficace, i segni della scena si incastrano a restituire la complessità di un percorso necessario a una messa a fuoco della propria identità. Lo spettacolo nasce da esperienze personali degli autori. Questo nucleo passionale trova in una scrittura asciutta, nella calda interpretazione degli attori, in un attento utilizzo delle immagini grafiche, in un ritmo incalzante, la strada giustamente “spietata” per arrivare agli spettatori. La capacità e il coraggio di mettere in scena la diversità, facendola diventare un valore esistenziale, è ancora più apprezzabile in questo momento storico, in cui il “diverso” viene fatto apparire come il capro espiatorio di mali e disagi sociali che hanno invece altrove le loro cause profonde”.
Alle 11.30 è il turno di Domino di Generazione Eskere, compagnia nata a La Spezia nel 2017. Menzione speciale del Premio, regia di Alice Sinigaglia, lo spettacolo vanta la drammaturgia collettiva firmata da coloro che sono anche i suoi interpreti: Leonardo Bernardini, Gianmaria Meucci, Claudia Natucci, Tommaso Pistelli, Caterina Rosaia, Alice Sinigaglia, Davide Sinigaglia e Giordano Tommaseo. “Domino”, pensato per un pubblico dagli 8 ai 12 anni, racconta la storia di un bambino, Gianmaria, e della sua famiglia che fa a gara per accontentare i capricci del bimbo, in un’indulgenza che finisce per rompere e stravolgere gli equilibri della casa.
Alle 14.30 va in scena Fratellino e fratellina, seconda menzione speciale del Premio. Il testo è scritto e interpretato da Paola Ricci e diretto da Asini Bardasci, compagnia marchigiana nata nel 2014; la scrittura scenica invece è di Filippo Paolasini, in scena assieme alla Ricci. Le voci fuori campo sono di Adjia Diop e Zoe Pierotti, i canti della cultura popolare marchigiana utilizzati per lo spettacolo sono stati raccolti da Gastone Pietrucci. Destinato ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni, lo spettacolo si ispira a “Hänsel e Gretel”, la fiaba dei fratelli Grimm, affronta il tema dell’abbandono in chiave contemporanea e racconta il viaggio metropolitano di due fratellini catapultati in un mondo che divora i bambini come la strega della casa di marzapane.
Alle 16.00 è in programma la presentazione di un libro che indaga la molteplicità di vocazioni e sperimentazioni che hanno alimentato la scena giovanile contemporanea. Si tratta di “Scenari del terzo millennio. L’osservatorio del Premio Scenario sul giovane teatro” a cura di Cristina Valenti (Titivillus 2018). L’incontro è coordinato da Alessandra Belledi e prevede interventi di Fabio Acca, Stefano Casi, Stefano Cipiciani, Roberta Gandolfi, Cira Santoro e Cristina Valenti.
A conclusione della giornata, l’elenco dei premiati nei trent’anni di vita del Premio, dal 1987 al 2017. È accessibile infine, attraverso QR Code, il video Scenario Live, frammenti di visioni sui lavori degli artisti vincitori e segnalati nel terzo millennio di Scenario.
Promosso dall’Associazione Scenario (33 teatri e compagnie di innovazione distribuiti sul territorio nazionale), da oltre trent’anni il Premio Scenario lavora dunque sulla creatività giovanile, la stimola a tradurre le proprie visioni in proposte sceniche, incentiva idee e progetti nuovi, si propone come osservatorio e occasione di censimento, dialogo e confronto per le giovani generazioni. Rivolto ad artisti e compagnie under 35, il premio consiste in un sostegno alla produzione e alla distribuzione dello spettacolo vincitore; e dal 2006 questo compito lo svolge anche nei confronti del teatro per l’infanzia e la gioventù con il Premio Scenario Infanzia, che porta il sottotitolo “nuovi linguaggi per nuovi spettatori”, nella consapevolezza che l’universo dei bambini e dei ragazzi presenta necessità, tematiche e poetiche in continuo e veloce mutamento, come dimostrano anche i tre lavori al debutto il 26 novembre.