- Data di pubblicazione
- 23/05/2019
- Ultima modifica
- 23/05/2019
Coreografie in cantiere. Ecco le ResiDanze di Primavera
A Teatri di Vita dal 23 al 24 maggio
Un tuffo nella danza e nella performance dal vivo, dal tramonto alla notte. A Teatri di Vita arriva la terza edizione delle ResiDanze di Primavera, due settimane di residenza in città per quattro compagnie di danzatori e performer, impegnati nello studio per una nuova creazione, ma anche in una ricerca sulle possibilità del linguaggio coreografico che ibrida sempre di più, corpo, voce, musica, teatro di figura e incontri con la comunità. Le porte del cantiere si apriranno al pubblico il 23 e 24 maggio, dalle 20, con la presentazione, ogni sera, degli studi di tutti e quattro i progetti coreografici.
La piattaforma si apre con Pulsations. Suite a due voci in movimento di Arcanto Studio, creato e interpretato dalla cantante lirica Gloria Giovannini e dalla danzatrice Marifè Singy, un insolito duo che racconta l’unione attraverso l’arte, con un concerto performativo nato dall’ascolto di pulsazioni e suoni interiori di due entità diverse che si confrontano. Lasciti della compagnia milanese Sonenalè, diretto dal coreografo e danzatore Riccardo Fusiello e dal performer e regista Agostino Riola, in scena qui con Alessandra Gaeta, è invece una riflessione sull’eredità di gesti e movimenti, di parole ed espressioni che si trasmettono di generazione in generazione, ispirato a Lessico Familiare di Natalia Ginzburg. Segue Trittico. Cantillazioni di Amalia Franco, Anna Moscatelli (che firmano anche la coreografia) e della strumentista di musica classica indiana e afghana Renata Frana: uno studio sulle fasi del giorno – notte, mattino e tramonto – in cui danza, teatro di figura e musica classica indiana si intrecciano in un incontro all’insegna delle molteplici forme del sacro evocate dalla scena. A chiudere la mini-kermesse è 131 urban rendez-vous, de IL CANTIERE_SaraMarasso & Stefano Risso, in cui la danza di Marasso incontra la musica di Risso. A interagire in scena sono infatti tre corpi, una danzatrice, un musicista e un contrabbasso, ma il progetto nei giorni scorsi ha coinvolto anche la città, con un seminario aperto ai cittadini, un rendez-vous surbano e collettivo, per incontrarsi e raccontare il territorio in cui si abita.
ResiDanze di Primavera fa parte del progetto interregionale di Residenze Artistiche, ed è realizzato con il contributo della Regione-Emilia Romagna e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.