- Data di pubblicazione
- 20/09/2019
- Ultima modifica
- 20/09/2019
Totem Scene Urbane. Come l’arte può rigenerare la città
Dal 20 al 22 settembre a Ferrara
Teatranti, musicisti, registi, fotografi, architetti, docenti, operatori culturali e cittadini: tutti insieme a lavoro per rigenerare una città. Succede a Ferrara, dal 20 al 22 settembre. Sotto la guida del Teatro Nucleo, artisti e professionisti provenienti da tutta Italia si riuniranno per immaginare una città che germoglia sotto l’influsso di visioni d’arte e cultura. La tre giorni intitolata Totem Scene Urbane, è a tutti gli effetti un festival (a ingresso libero) che il Teatro Nucleo organizza insieme a Basso Profilo, tra il Teatro Julio Cortàzar, la Piazza di Pontelaguscuro e Wunderkammer (spazio restituito a nuova vita zona della darsena).
Si parte venerdì 20 settembre alle 14.30, all’insegna delle parole. Al Cortàzar prenderà infatti avvio la due giorni di un tavolo di lavoro tecnico sulla circuitazione del teatro per gli spazi aperti in cui interverranno le compagnie Stalker Teatro, Theatre en vol, Abraxa Teatro, Teatro Due Mondi e Teatro Nucleo. E a pensieri, studi e parole è dedicata anche la staffetta di riflessioni su Arte e Spazio urbano in programma nello stesso teatro il 21 settembre dalle 9.30, con Franco Farinelli in dialogo con il docente di antropologia Giuseppe Scandurra, l’architetto Nicola Marzot (Studio Performa) e l’attivatore territoriale Werther Albertazzi, fondatore di Planimetrie Culturali, associazione pioniera in Italia sui temi del riuso temporaneo degli spazi. Lo stesso Albertazzi, di pomeriggio, insieme ad Andrea Carnoli, professore di Design Management all’Accademia di Belle Arti di Bologna e allo IED Milano, condurrà un laboratorio partecipativo sulla rigenerazione urbana. Un momento per fare il punto sulle possibili strategie degli interventi dell’arte nello spazio pubblico, questione su cui nel corso della mattinata ragioneranno anche le direttrici artistiche di festival che mettono in relazione arte e spazio, ovvero Natasha Czertok di Totem Scene Urbane, Anna Gesualdi di Altofest, Federica Rocchi di Periferico e Chiara Tabaroni di S.I.A. Ai loro interventi faranno eco alcune testimonianze concrete, come quella del Festival perAspera, che con il collettivo multimediale 7-8 chili proporrà un cortometraggio realizzato nel Mercato Albani di Bologna, mentre la curatrice Vittoria Lombardi e la fotografa Selene Magnolia presenteranno il reportage dello spettacolo di teatro per gli spazi aperti Domino di Teatro Nucleo nella Capitale Europea della Cultura 2019 Plovdiv, e Moder racconterà i suoi laboratori di scrittura di canzoni rap che coinvolgono diverse generazioni.
Il fronte più performativo si apre il 20 settembre alle 19 a Wunderkammer, con la presentazione dell’esito del laboratorio L’ironia del gesto, condotto da Giorgio Rossi di Sosta Palmizi, e con l’inaugurazione alle 19.30 di una mostra fotografica di Antonello Veneri curata da Martina Belluto del Laboratorio di Studi Urbani dell’Università degli Studi di Ferrara. A chiudere la serata il cinema: ovvero la proiezione, introdotta dal regista, del film Sogni comuni diretto da Alessandro Scillitani con la voce narrante di Paolo Rumiz: un viaggio nell’Italia di piccole comunità che tentano strade inconsuete per opporsi al declino, rivelando risorse imprevedibili. La sera del 21, invece, il nuovo spazio di via Darsena 57 ospiterà due spettacoli di teatro appositamente pensati per l’aperto, MacchinAzione… ed altre diavolerie di Theatre en Vol, che farà conoscere la città sotto una luce nuova e Domino di Teatro Nucleo, una riflessione sulle frontiere sociali sempre più granitiche, sulla perdita della libertà di pensiero, e sulla poesia come strumento di salvezza. A chiudere ancora una proiezione, stavolta del documentario L’uomo che cammina di DOM, che racconta l’omonima performance diretta da Leonardo Delogu e Valerio Sirna, artisti che come novelli ciceroni conducono il pubblico in una lunga passeggiata, per esplorare il confine tra spazio urbano e «terzo paesaggio». Gli appuntamenti da non perdere nell’ultima giornata di Totem sono invece Come crepe nei muri del Teatro Due Mondi, che il 22 alle 19, nella piazza di Pontelagoscuro, coinvolgerà il pubblico in una riflessione sulla difficoltà di relazione tra le persone, e un concerto rap di Moder alle 21.
L’ultima giornata è dedicata tra l’altro ai più giovani, con una serie di laboratori organizzati da Agire Sociale e CommunityLab. I ragazzi potranno partecipare infatti a un laboratorio radio con Web Radio Giardino, a uno di teatro con Teatro Nucleo, a uno di scrittura collettiva e improvvisazione rap con Moder e a un viaggio nel mondo della street art, dei graffiti e del muralismo col collettivo Vida Krei, che guiderà i partecipanti alla creazione e al disegno di una propria tag.
Totem Scene Urbane è realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e sotto il patrocinio del Comune di Ferrara.