- Data di pubblicazione
- 17/03/2020
- Ultima modifica
- 17/03/2020
#laculturanonsiferma. Un viaggio nel Seicento con Monteverdi e Stradella
Due concerti di Grandezze & Meraviglie
Viaggiare nello spazio in queste settimane non si può. Ma nel tempo sì, e ancora di più. Per #laculturanonsiferma, Grandezze & Meraviglie, diretto da Enrico Bellei, propone due perle del suo archivio recente. Su LepidaTv e su www.emiliaromagnacreativa.it arrivano infatti due concerti (La Susanna in programma martedì 17 marzo alle 19,30 e Combattimento di Tancredi e Clorinda che vedremo nel week end) andati in scena al Festival Musicale Estense nel 2017 che ci fanno fare un tuffo nella grande musica del Seicento.
Protagonista del secolo è indubbiamente il “divino” Claudio Monteverdi, e a lui è interamente dedicato il programma di un concerto (62’) in cui si possono ascoltare alcuni dei suoi più noti brani, a metà fra musica, canto e teatro. L’ensemble I Musicali Affetti diretto da Fabio Missaggia porta sul palco le voci di Sofia Pezzi (soprano), Enrico Busia e Enrico Imbalzano (tenori). Il programma si concentra sulla produzione monteverdiana di madrigali a lamenti, e in particolare sul Combattimento di Tancredi e Clorinda, tratto dai Madrigali Guerrieri et Amorosi (1638) che sintetizza la confluenza delle arti così come si stava realizzando in quegli anni. Letteratura (Tasso), musica (Monteverdi) e pittura (Guercino, Reni, i Carracci) si condensano in una ricca realtà artificiale: il teatro in musica, che vede la sua nascita nel Seicento, in Italia e in area padana. Molto noti anche gli altri brani, ovvero il Lamento d’Arianna, Il Lamento della Ninfa e Zefiro torna, il tutto con gestualità e costumi storici, a cura di Alberto Allegrezza.
Al Seicento barocco appartiene anche Alessandro Stradella, compositore così apprezzato da Francesco II d’Este che il principe, dopo l’assassinio del giovane musicista, acquisì il maggior numero possibile di sue partiture, che ora sono conservate alla Biblioteca Estense di Modena e costituiscono la testimonianza di oltre la metà della sua musica conosciuta. Di Stradella sarà trasmesso La Susanna (86’), un oratorio per cinque voci e orchestra (il cui manoscritto si trova appunto a Modena), appositamente commissionato a Stradella proprio da Francesco II d’Este e composta su libretto scritto dal segretario personale del Duca, Giovanni Battista Giardini. La vicenda narra la storia biblica della bella Susanna che a Babilonia è insidiata da due Israeliti designati al governo, i quali una volta scoperti accusano Susanna di averli provocati. Si salverà dalla lapidazione per l’intervento di Daniele, che poi diventerà profeta. A portare in scena l’oratorio in una produzione realizzata nel 2017 in collaborazione con il Festival di Nepi, il giovane ensemble dello Stradella Young Project, con le voci di Cansın Nehir Gündüz, Candida Guida, Mateusz Drozda, Roberto Mattioni e Sofie Garcia, sotto la direzione musicale di Andrea De Carlo, e con la mise en espace curata da Guillaume Bernardi.