Il jazz viaggia on line con JazzinQuarantine. Tra i protagonisti Billy Cobham, Bobby Watson e i Manhattan Transfer. Dal 6 al 19 dicembre dodici concerti in streaming

04 dicembre 2020

A volte ritornano. Il programma in sei puntate messo in piedi durante il lockdown di primavera doveva essere un unicum, un fatto eccezionale, ma visto il perdurare delle misure restrittive gli Amici del Jazz di Modena tornano alla carica con un nuovo cartellone di appuntamenti gratuiti, una sorta di Magazine intitolato JazzinQuarantine che comprende dodici concerti in tutto dal 6 al 19 dicembre alle 19, in streaming sulla pagina FB del Modena Jazz Festival. Il Jazz dunque non si ferma e continua a viaggiare online, tra concerti e incontri con critici e artisti, in collegamento dalle proprie sedi o registrati allo Smallet Jazz Club presso l’Abate Road 66. “È un modo per mantenere viva la relazione con il pubblico di appassionati del genere, ma anche una forma di sostegno all’industria musicale” fanno sapere dall’associazione, che fa parte della Federazione Nazionale del Jazz capitanata da Paolo Fresu e che si è posta fin da subito in prima linea nella difesa della filiera musicale.

Si parte il 6 dicembre con una star statunitense che ha raggiunto l’apice della fama a metà degli anni Settanta: il batterista Billy Cobham. Attraverso un’intervista e un workshop dagli Usa il pubblico potrà entrare nel vivo della storia di un musicista straordinario (oltre che compositore e produttore) che oggi ha superato i settantacinque anni senza perdere un briciolo della visionarietà esplosiva che ha caratterizzato la sua lunghissima carriera. Tra gli appuntamenti internazionali da non perdere segnaliamo poi quello con il sassofonista americano Bobby Watson con la sua band New Horizon (17 dicembre) e quello con il gruppo vocale statunitense dei Manhattan Transfer fondato nel 1969 (19 dicembre).

Due invece i tributi in programma, che trasmetteremo in differita anche sul nostro portale EmiliaRomagnaCreativa. Il primo è dedicato al sassofonista Charlie Parker, tra i padri fondatori del bepop. Ad omaggiarlo, per i cent’anni dalla nascita, Matteo Sabattini al sax alto, Matteo Alfonso al pianoforte, Lorenzo Conte al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria (7 dicembre). Il 9 dicembre è invece la volta di un omaggio a Steve Grossman, altra star del jazz statunitense, scomparsa nell’agosto di quest’anno, con Valerio Pontrandolfo al sax tenore, Nico Menci al piano, Stefano Senni al contrabbasso e Fabio Grandi alla batteria. Tra gli altri protagonisti il Luciano Bruni trio, il Guitar Trio di Sandro Gibellini, Marco Bovi e Giancarlo Bianchetti, il Siena Jazz Lab, Andrea Cappi Multibox, Lorenzo Mantovani e Giacomo Barbari, lo Stefano Calzolari Rebirth trio e il duo composto da Francesca Tandoi e Stefano Senni.

Il Festival è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Modena, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Bper Banca.