- Data di pubblicazione
- 11/12/2020
- Ultima modifica
- 11/12/2020
Omaggio a Gigi Dall’Aglio. La sua Istruttoria sarà trasmessa su Rai 5
Il 13 dicembre in tv e poi on demand per una settimana
Da qualche giorno girava in rete una petizione sottoscritta da centinaia di intellettuali, operatori culturali, artisti e spettatori, in cui si chiedeva alla Rai di rendere omaggio a Gigi Dall’Aglio, grande attore, regista e colonna del Teatro Due di Parma scomparso lo scorso 5 dicembre, trasmettendo in prima serata il celebre allestimento de L’Istruttoria di Peter Weiss, la regia più rappresentativa dell’intensa vita artistica dell’artista e una delle più importanti produzioni di Fondazione Teatro Due. Dal debutto, nel 1984, lo spettacolo è stato portato in scena ogni anno, ininterrottamente, fino allo scorso febbraio e ha contribuito in modo cruciale ad alimentare la fiamma della memoria accompagnando diverse generazioni nell’Inferno di Auschwitz.
Atto di denuncia contro i criminali nazisti, L’Istruttoria venne scritto da Peter Weiss dopo aver assistito allo storico processo che si svolse a Francoforte dal 1963 al 1965 contro un gruppo di SS e di funzionari del lager di Auschwitz. Le 183 giornate del processo in cui vennero ascoltati 409 testimoni, 248 dei quali scelti tra i 1500 sopravvissuti, rappresentarono il primo tentativo da parte della Repubblica Federale Tedesca di far fronte alla questione delle responsabilità individuali, imputabili ad esecutori di ogni grado attivi nei recinti del lager. Sarà dunque un’occasione particolarmente attesa e preziosa quella offerta da Rai 5 che domenica 13 dicembre alle ore 23.00 trasmetterà L’oratorio di Weiss con la regia di Dall’Aglio, nella versione realizzata per la Rai nel 1997. Il rito del teatro che il regista ha compiuto a Parma per oltre trent’anni con Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Pino L’Abbadessa, Milena Metitieri e Tania Rocchetta, con le musiche di Alessandro Nidi, rivivrà dunque sul piccolo schermo (e resterà disponibile on demand su Rai Play per 7 giorni).
Sarà un omaggio alla straordinaria carriera dell’artista innervata di una tensione etica che lascia un segno indelebile a Teatro Due, ma anche una rinnovata occasione di fare un viaggio dentro uno dei capitoli più bui della storia occidentale. “La Storia è piena di genocidi – aveva scritto Dall’Aglio – ma credo che Auschwitz sia uno spartiacque: rappresenta il punto in cui si passa da uno stato di natura ad uno stato di coscienza. Con Auschwitz è iniziato un importantissimo lavoro di memoria, si è riflettuto, si continua e si deve continuare a riflettere. E da queste riflessioni nasce una coscienza della nostra cultura di opposizione. Una coscienza dell’altro, del diverso, del marginale, dell’emarginato e delle minoranze. Tutto ciò che oggi è patrimonio della nostra cultura, nasce da questa memoria”.