- Data di pubblicazione
- 29/03/2021
- Ultima modifica
- 01/04/2021
La Passione secondo La Toscanini. Tre concerti per Pasqua in streaming il 1°, 2 e 3 aprile
Il 1°, 2 e 3 aprile in streaming sui canali della Fondazione
Sarà nel segno di tre capolavori della musica sacra settecentesca la Pasqua della Filarmonica Toscanini. Gli ultimi giorni della Settimana Santa saranno scanditi da un trittico ideato ad hoc dall’Orchestra Sinfonica diretta da Enrico Onofri per celebrare i segni della Passione attraverso la musica che si fa collante tra segni antichi e contemporanei. Il Giovedì, Venerdì e Sabato prima di Pasqua saranno di scena, in streaming gratuito sul sito e sui social de La Toscanini (dove resteranno visibili per 30 giorni) e sulla pagina fb di Parma 2020 + 21 Capitale Italiana della Cultura, i due Stabat Mater di Vivaldi e Pergolesi e Le ultime sette parole del nostro Redentore sulla Croce di Haydn, con il Salve Regina ancora di Vivaldi.
Si parte dunque il 1° aprile alle 20.30 con Federico Maria Sardelli, specialista del repertorio barocco, a dirigere La Toscanini nello Stabat Mater di Vivaldi, il pezzo sacro più antico del Prete Rosso, nella magnifica cornice dell’Abbazia di San Giovanni Evangelista a Parma. Sempre di Vivaldi, l’Orchestra eseguirà poi il Concerto in do maggiore, RV 556 per la Solennità di San Lorenzo, il Concerto per archi e cembalo in sol minore, RV 157, e il Salve Regina. In programma anche il Concerto per Violino in sol minore e il Concerto per fagotto in sol maggiore, L’incostanza, dello stesso Sardelli. Ospite d’eccezione il contralto Sara Mingardo.
A Enrico Onofri, direttore principale della Toscanini, spetterà poi il compito di dirigere i programmi del 2 e 3 aprile alle 20.30, in streaming dalla Chiesa di San Girolamo della Certosa di Parma, un magnifico complesso architettonico che dagli anni Settanta ospita una scuola di Polizia Penitenziaria. A celebrare il Venerdì Santo sarà lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi, con le voci del soprano Carmela Remigio e del contralto Marianna Pizzolato. Sabato 3 aprile sarà la volta invece del capolavoro di Haydn, Le ultime sette parole del nostro Redentore sulla Croce, la cui esecuzione è pensata come occasione carica di valore simbolico: nella lettura delle “sette ultime parole” evangeliche previste nella partitura sarà infatti coinvolto un coro di testimoni composto da nove persone: due studentesse, un volontario della Protezione Civile, un’infermiera, un docente universitario in pensione, una giovane allieva della Scuola di Polizia Penitenziaria, una volontaria della C.R.I., una donna incinta, un medico. Con la cura drammaturgica di Andrea Chiodi e l’attrice Francesca Porrini impegnata nella lettura di alcuni passi dal testo Chemin de la Croix di Paul Claudel, il concerto sarà come una via crucis laica, nel segno della condivisione e della solidarietà. Il recupero di una lettera manoscritta autografa inviata da Arturo Toscanini a Ada Mainardi da Milano, esattamente il 3 aprile 1937, aggiungerà ulteriore valore simbolico alla programmazione pasquale. Nella missiva il maestro scriveva “Ho bisogno di solitudine, di non vedere più nessuno…ho sentito due volte le Sette parole di Cristo dell’Haydn suonate dal Quartetto Busch (benissimo) la prima volta alle 4 pom. (chiesa San Paolo – in mezzo alla folla (che non c’era un posto appartato come al conservatorio), quindi con una rabbia concentrata contro tutto e tutti…”. “Parole – sottolinea il Sovrintendente Alberto Triola – che risuonano come drammatico contrappunto alla sofferta condizione di forzato isolamento di oggi”.