- Data di pubblicazione
- 17/08/2021
- Ultima modifica
- 17/08/2021
Fuori Festival | Il Volto di Archivio Zeta
Dal 19 al 22 agosto a Villa Aldini di Bologna
Dopo il tradizionale spettacolo annuale al Cimitero militare germanico del Passo della Futa, Il Volto di Archivio Zeta torna in scena a Bologna, dal 19 al 22 agosto (ore 18) a Villa Aldini, per il cartellone di Fuori. Festival diffuso dell’Emilia-Romagna.
Dopo gli anni dedicati alla tragedia greca e gli omaggi ad alcuni caposaldi letterari della modernità, da Kraus a Pasolini a Ibsen, la ricerca sulla “zona grigia” descritta da Primo Levi, nume tutelare del lavoro della compagnia fondata da Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni , si è concentrata nell’ultimo triennio sulla voce di uno dei più grandi scrittori di fine Ottocento. Il Volto, così s’intitola lo spettacolo, è la tappa conclusiva di Topografia Dostoevskij, progetto triennale dedicato allo scrittore russo di cui ricorre proprio quest’anno il bicentenario della nascita. La drammaturgia, come sempre originale, è ispirata principalmente a L’Idiota, che in diversi passi rievoca il drammatico momento in cui, nel 1849 l’autore venne arrestato e condannato a morte per attività sovversiva e si salvò dal patibolo per grazia dello zar.
“Il volto – spiegano gli Archivio Zeta – inizia proprio dal racconto dettagliato di questo trauma biografico per trasformarsi in una riflessione sul volto, sulla sofferenza di un essere umano qualsiasi e su come rappresentare ciò che immagine non ha, in relazione alla sconvolgente tavola ‘Il corpo di Cristo morto nella tomba’ di Hans Holbein (1521). In scena abbiamo un idiota-Cristo che torna in patria dopo un lungo soggiorno all’estero e una pittrice: davanti a loro si squaderna una San Pietroburgo innevata dove non esiste più il tempo e dove si materializzano le annunciazioni apocalittiche”. Ancora una volta, come nel precedente Pro e Contra, si viaggia nell’universo di Dostoevskij alla ricerca delle domande ultime sul dolore e sulla violenza, tema caro a Guidotti e Sangiovanni, che attorno alla natura del male hanno annodato tutti i fili della propria riflessione ventennale. In scena con Guidotti e Sangiovanni ci sono Antonia, Ida e Elio Guidotti, Andrea Sangiovanni, Giacomo Tamburini, Alessandro Vuozzo. La partitura sonora come di consueto è di Patrizio Barontini.