- Data di pubblicazione
- 22/02/2022
- Ultima modifica
- 22/02/2022
A tutto Mozart. Tre appuntamenti con Enrico Onofri e la Filarmonica Toscanini
Il 25, 26 e 27 febbraio A Parma, Imola e Cattolica
Sono tre brani assai diversi tra loro, le ultime tre sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart, ma tutti e tre capolavori della maturità del compositore austriaco, che sprigionano bellezza assoluta e senso di perfezione. L’occasione di ascoltarli in un unico programma l’hanno creata la Filarmonica Toscanini e il suo direttore principale Enrico Onofri, che hanno lavorato a lungo sul suono, sulle articolazioni e sui tempi per rispondere all’ambiziosa sfida di queste esecuzioni. L’appuntamento è triplice: per venerdì 25 febbraio alle ore 20.30 all’Auditorium Paganini di Parma, e – nell’ambito del progetto di decentramento territoriale, sabato 26 ore 21 al Teatro Ebe Stignani di Imola per la stagione invernale di Emilia Romagna Festival, e domenica 27 alle ore 17.30 al Teatro della Regina di Cattolica.
In programma, appunto, le Ultime tre sinfonie di Mozart, la Sinfonia n.39 in mi bemolle maggiore, la Sinfonia n.40 in sol minore con il suo magico incipit, e la Sinfonia n.41 in do maggiore detta “Jupiter”, scritte nel 1788, nello spazio di un’estate, tre anni prima della morte, in uno stato di febbrile creatività che l’esecuzione in forma di trittico senza soluzione di continuità farà emergere in tutta la sua potenza. “Le tre sinfonie – spiega il Maestro Onofri – sono scritte vicine in maniera veloce, eppure rivelano stati d’animo diversi. Si passa dall’eleganza color ebano della n.39, alla lacerante sinfonia n.40 che all’epoca fu battezzata come l’orrida, alla sperimentale n. 41. Nonostante questo, compongono una collana il cui filo che li unisce è chiarissimo. Si tratta di lavori in cui alcune forme vengono utilizzate in maniera nuova: nessuno ha fatto come Mozart prima di queste sinfonie. Non sono più le forme che si conoscono: acquistano tratti forti, ironici o drammatici come accade ad esempio ai Minuetti che abbandonano la leggerezza e la leziosità. E ancora il contrappunto / fugato della Sinfonia n.41 non si rivela come artificio tecnico, ma come un momento toccante e sublime”.
Segnaliamo inoltre che il 25 febbraio alle ore 9.45 è in programma il secondo appuntamento con Prova la Toscanini! un progetto di sviluppo culturale e musicale pensato ad hoc per il territorio regionale in cui opera la Fondazione Toscanini. L’attività è rivolta sia agli studenti delle scuole medie e superiori che a gruppi e associazioni del territorio che potranno ascoltare da vicino le prove di una grande orchestra. Gli appuntamenti saranno preceduti da un’introduzione al programma musicale del giovane musicologo Attilio Cantore.