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IL BARONE RAMPANTE

«Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi».
Inizia così Il barone rampante, secondo atto della Trilogia dei nostri antenati. Un ragazzino discute con i propri genitori davanti al piatto di lumache che gli viene offerto, lo respinge, e quell’atto di disubbidienza lo porterà a prendere la decisione di vivere sugli alberi. La vita di Cosimo da quel momento si riempirà di fantastiche avventure, ma anche di delusioni e amarezze. Quest’opera si pone al confine tra realtà e fantasia e ci permette di riflettere sulla tenacia della volontà umana e sull’assurdità delle convenzioni sociali.

Nella lettura di Arca Azzurra, la parola si fa corpo, scena, e da sola riesce a costruire paesaggi, luoghi fisici e dell’anima, evoca tempi e spazi, accompagnata dalla musica eseguita dal vivo. Semplice e dolce, ma anche profonda, questa storia inizia come una favola per bambini ma si trasforma, con l’avanzare dell’età del protagonista, in una metafora della vita intera, in un richiamo alle scelte di ognuno, alla necessità di perseguire le aspirazioni e i sogni con la medesima coerenza, con la stessa volontà e fantasia.

Tre “puntate” per una lettura il più possibile fedele. Un’attrice e un attore ogni volta, una fisarmonica o una chitarra ad accompagnare.

Lettura a tre puntate: 16.30-17.15 | 17.45-18.30 | 19.00-19.45

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