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Il “come eravamo”, tema fondante del Progetto RIC.CI (la ricostruzione delle coreografie contemporanee di fine Novecento), ha stavolta per spettacolo di recupero “La rivolta degli oggetti” della Gaia Scienza, gruppo cult negli anni Settanta. Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi tornano così a rimontare la loro prima opera (del 1976) per tre giovani performer. Ispirato alla prima tragedia in versi di Vladimir Majakovskij, “La rivolta degli oggetti” abita uno spazio surreale – realizzato in collaborazione con il pittore e scultore Gianni Dessì – fatto di violini senza corde, cappotti, una pistola e una stella rossa: mappa poetica di simboli e allusioni per raccontare l’utopia e il dolore nella trasformazione del mondo.
Di Vladimir Majakovskij – testi e regia di Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi – con Dario Caccuri, Zoe Zolferino e Lorenzo Garufo – ideazione e direzione artistica di Marinella Guatterini – interventi scenografici di Gianni Dessì – produzione Fattore K 2019, in coproduzione con Teatro di Roma/ Teatro Nazionale, Romaeuropa Festival, Emilia Romagna Teatro Fondazione – riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI | Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80-’90.
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