Cristina Crippa, assidua lettrice della Nothomb, porta in scena l’unico testo teatrale della scrittrice: un potente elogio del libro e della sua valenza simbolica che racchiude e rappresenta ciò che più identifichiamo con l’umano (il linguaggio, la comunicazione, la capacità di raccontare e di ricordare, la voglia di sognare e di immaginare insieme ad altri esseri umani).
Di Amélie Nothomb – traduzione di Alessandro Grilli – regia di Cristina Crippa – con Elio De Capitani, Angelo Di Genio e Carolina Cametti – luci di Nando Frigerio – suono di Jean Christophe Potvin – coproduzione Teatro dell’Elfo e La Corte Ospitale.