25 anni suonati bene. La XXV edizione di Emilia Romagna Festival (Summer)

Dal 3 luglio al 10 settembre 2025

14 aprile 2025

Sessanta concerti, oltre seicento artisti da tutto il mondo, venti location affascinanti e una visione artistica che da venticinque anni coniuga innovazione e tradizione. L’edizione 2025 dell’Emilia Romagna Festival – in programma dal 3 luglio al 10 settembre – è un caleidoscopio di suoni e storie, un tributo alla musica in tutte le sue declinazioni, capace di unire territori, culture e generazioni. Lo sintetizza perfettamente il claim scelto, Classico è Contemporaneo: l’immagine esatta dell’identità di un festival che ha fatto della contaminazione e della qualità il proprio tratto distintivo. A guidare la kermesse Massimo Mercelli, flautista di fama internazionale e direttore artistico, che sottolinea: “Abbiamo sempre cercato di sostenere la nascita di nuovi repertori e allo stesso tempo di rileggere i capolavori del passato con uno sguardo nuovo”.

“È davvero un’edizione importante quella con cui l’Emilia-Romagna Festival festeggia i 25 anni – ha commentato l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni -. Per il valore degli autori, la ricchezza delle proposte, la trasversalità dei generi, l’attenzione ai giovani. Un Festival che negli anni è cresciuto, si è consolidato, e che oggi si conferma come uno dei punti di forza della programmazione culturale emiliano-romagnola e della Romagna in particolare. Un appuntamento di rilievo nazionale internazionale capace di saldare la qualità dei contenuti artistici e musicali con la capacità di raggiungere il grande pubblico”.

Ad aprire l’edizione del venticinquennale sarà una prima esecuzione mondiale firmata da Rachel Portman, prima donna a vincere un Premio Oscar per la miglior colonna sonora (con Emma, 1997): il 3 luglio al Teatro Stignani di Imola, andrà infatti in scena Filmscapes for Flute and Orchestra,  composizione inedita interpretata da I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella, con Massimo Mercelli al flauto. L’opera sarà accompagnata dalla Sinfonia da camera op. 110 di Dmítrij Šostakóvič, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa. Altro momento di grande rilievo sarà il ritorno di Nicola Piovani, Premio Oscar per La vita è bella, insignito quest’anno del XVI Premio alla Carriera ERF. Il maestro sarà protagonista di due appuntamenti: il 27 agosto a Castel San Pietro Terme con il suo spettacolo autobiografico Note a Margine, e il 29 agosto al Duomo di Forlì, dove presenterà Preludio al Cantico, un’opera sinfonico-corale in omaggio a San Francesco d’Assisi, appena insignita del patrocinio del Comitato Nazionale per l’ottavo centenario della sua morte.

Molti gli artisti di spicco che tornano a ERF: il flautista Maxence Larrieu, monumento vivente dello strumento, protagonista il 10 luglio a Forlì; il jazzista Paolo Fresu con I Virtuosi Italiani, il 28 luglio a Comacchio in Back to Bach 2.0; Cristina Zavalloni, l’eclettica voce che omaggerà Édith Piaf il 6 agosto a Cesena; il celebre fisarmonicista Richard Galliano, che l’1 settembre interpreterà Gershwin, Debussy e Piazzolla, sempre a Cesena. Tra i nomi più amati dal pubblico del festival tornano poi anche Elio, protagonista di uno spettacolo inedito il 6 settembre a Sasso Morelli, e il pianista Ramin Bahrami, con un programma che attraversa secoli e continenti. E ancora: Sergio Cammariere, Javier Girotto, Karima, il Wrocław Baroque Ensemble (col mezzosoprano Daniela Pini) con lo Stabat Mater di Vivaldi, il Trio Azura vincitore del Fischoff Chamber Music Competition e tanti altri. 

Il cinema è sicuramente uno dei grandi protagonisti del cartellone 2025. Oltre a Portman e Piovani, il programma include omaggi a Ennio Morricone, Burt Bacharach, George Gershwin e persino ai Pink Floyd, con un progetto jazz dedicato a Wish You Were Here in prima esecuzione assoluta il 28 agosto a Mordano. Un altro anniversario importante celebrato dal festival è quello dei 300 anni dalla pubblicazione de Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, eseguite dal Virtuosoensemble a Cesena e dal giovane astro della fisarmonica Marco Gerolin a Cervia.

L’anima eclettica di ERF si esprime anche nella sezione dedicata alle musiche “oltre i confini”: dal jazz con Barend Middelhoff, Raphael Gualazzi, Roberto Porroni e il Davide Di Iorio Quartet, al tango di Javier Girotto e dell’Alma Saxophone Quartet. Spazio anche alla world music con Marta Celli e l’arpa celtica, alle radici argentine con il Del Barrio Trio e i progetti di Hilario Baggini e Niña Del Monte, fino alla musica popolare italiana con Riccardo Tesi e Santa Balera, giovane ensemble che reinterpreta il liscio per le nuove generazioni.

Uno dei punti di forza del festival è la valorizzazione del territorio. Le location scelte – tra cui l’Abbazia di Pomposa, il Chiostro di San Francesco a Cesena, la Cattedrale di Comacchio, le Terme di Cervia, la Rocca di Dozza e il Parco di Montecatone – trasformano ogni concerto in un’esperienza unica. Un esempio su tutti: il concerto di chiusura del 10 settembre all’Abbazia di San Mercuriale di Forlì, con lo Stabat Mater di Giovanni Pergolesi, progetto internazionale di diplomazia culturale con il Time Machine Ensemble.

Fin dalla sua nascita, l’Emilia Romagna Festival ha dato grande spazio ai giovani musicisti. L’edizione 2025 vede la presenza della Toscanini Academy con tre concerti, e la rassegna Primo Premio! dedicata ai vincitori dei maggiori concorsi internazionali. Tra gli appuntamenti più attesi, il concerto del Trio Rinaldo, il Duo Mazzon, il progetto multiculturale A second life for people and things, che coinvolge giovani da Italia, Spagna e Uganda con strumenti realizzati con materiali riciclati. Ma il Festival si conferma anche luogo di incontro tra le arti. Il 17 luglio spazio alla danza con il Balletto di Roma e la sua Cenerentola coreografata da Fabrizio Monteverde. Il 22 luglio, la soubrette Silvia Felisetti propone un ironico omaggio al teatro musicale. Il 7 luglio a Forlì, lo spettacolo Quel che resta del genio racconta la figura enigmatica di Sigismund Thalberg, tra parole e musica dal vivo. E infine Elio, che il 6 settembre con La Rivalutazione della tristezza, invita il pubblico a sorridere anche della malinconia.

Emilia Romagna Festival è realizzato grazie al contributo e sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e di un’importante rete di Comuni.

 

IL PROGRAMMA