Il 25 aprile al Teatro Sociale di Gualtieri

Uno spettacolo con Nori e Borghesi e un rito cittadino

21 aprile 2022

Si torna finalmente in sala al Teatro Sociale di Gualtieri. Il momento è più iconico che mai: il settantasettesimo Anniversario della Liberazione d’Italia. Sono passati già due anni da quel 25 aprile 2020 in piena pandemia, quando il teatro aveva invitato i suoi spettatori a collegarsi, anche solo per un minuto, con la diretta streaming di 24 ore dalla sala vuota, come saluto intimo e collettivo di buon auspicio per il futuro. Quest’anno invece l’appuntamento per i festeggiamenti non solo è in presenza, ma è anche doppio, con uno spettacolo e un rito condiviso con la città, entrambi in programma alla Vigilia della Liberazione.

Il 24 aprile alle 18 va in scena Se mi dicono di vestirmi da italiano non so come vestirmi, di e con Paolo Nori e Nicola Borghesi, un lavoro in cui i due artisti, l’uno scrittore l’altro attore e regista, dai rispettivi avamposti generazionali, indagano la questione identitaria nei luoghi istituzionali, come l’ufficio immigrazione della questura, in rete e per le strade della città di Bologna. Divagando nella conversazione tra questioni anche ironiche e leggere, da calcio e famiglia a letteratura e confini, Nori e Borghesi pongono il tema assai complesso, e oggi più che mai scottante, del concetto di patria. “Proporre questo spettacolo in occasione di questo 25 aprile del 2022 – dicono da Gualtieri – significa interrogarci tutti assieme sull’identità di questa nostra Italia, edificata sui valori scaturiti dalla resistenza e poi fissati nella Costituzione. Significa chiederci dove riconosciamo la nostra patria oggi, senza pretendere di trovare una risposta. Questo in un momento storico nel quale – con la guerra in Ucraina vicina a noi – i concetti di patria e di patriota, di nazione e di nazionalismo, le lotte per la libertà e l’autodeterminazione si sono rimessi in evidenza in tutta la loro importanza”.

Nella stessa giornata, dalle 10 alle 13, torna invece Staffette!, un’azione teatrale partecipata ideata lo scorso anno, nella quale gli abitanti del paese, gli studenti delle scuole e più in generale la comunità di cittadini che ruota attorno al Teatro Sociale di Gualtieri, viene chiamata a farsi portatrice di messaggi di resistenza tra le case, per le strade e nelle piazze, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. Nella mattinata di domenica, una moltitudine di staffette teatrali si faranno portatrici di messaggi di resistenza per le strade e tra le case, con brevi letture nei cortili e nei citofoni, piccoli brani letterari da ascoltare in giardino, poesie declamate al megafono per spettatori alla finestra o sul balcone di casa. In sella alla propria bicicletta porteranno così per tutte le strade, le case, i palazzi e i citofoni il loro messaggio di resistenza, disegnando un’azione teatrale collettiva e diffusa su tutto il territorio.