Abbracci, automi, empatia. La vita in danza in due trittici di Aterballetto


A Piacenza e Modena, il 7 e il 16 aprile

28 marzo 2024

Cinque coreografi dal segno inconfondibile e una delle compagnie più eclettiche e proiettate sui palcoscenici internazionali, quella di Aterballetto, sono la combo di due serate di grande danza che animeranno ad aprile il Teatro Municipale di Piacenza e il Comunale di Modena. La formula è quella del trittico, che permette in entrambi i casi di confrontarsi con diversi stili coreografici di autori e autrici tra i più interessanti del panorama contemporaneo.

A Piacenza l’appuntamento è il 7 aprile, dove si vedranno Alpha grace e “O” del coreografo tedesco Philippe Kratz, e Bliss dello svedese Johan Inger.  Alpha Grace di Kratz (Premio Danza&Danza 2019 Miglior Coreografo) è un passo a sei sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano. La creazione lascia scorrere davanti ai nostri occhi momenti di solitudine, in cui gli interpreti comunicano individualmente. Poi, progressivamente, più persone si aggiungono al quadro fino ad arrivare a un’azione di gruppo in cui le varie voci nella loro dispersione seguono un ritmo che finalmente li accomuna.

Il duo “O” ci propone invece due corpi/automi, che ci obbligano a interrogarci su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato? “O” può essere visto come due esseri umani o due robot che celebrano questo avvenimento in uno stato di trascendenza e realizzazione emotiva, in cui entrambi si muovono insieme al ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili.

Punto di partenza di Bliss di Inger è infine la musica del “Köln Concert” di Keith Jarrett. Una musica, spiega il coreografo svedese, che “ha ispirato e toccato milioni di persone grazie al suo perfetto tempismo nell’attirare una generazione che si muoveva da una parte all’altra della propria vita. Il mio compito, insieme a quello dei danzatori, è quello di raccontare come ci relazioniamo con questa musica iconica”.

A Modena, dove Aterballetto è in scena il 16 aprile, il trittico cambia. Accanto a Bliss di Inger si vedranno Another Story di Diego Tortelli e Rhapsody in blue di Iratxe Ansa e Igor Bacovich.

Another Story, presentato nel 2021 a Rovereto, racconta, sulla musica del gruppo rock inglese Spiritualized, la storia del gesto più temuto e allo stesso tempo desiderato del 2020, anno colpito da un’epidemia globale: l’abbraccio.

Rhapsody in blue è invece una nuovissima creazione di Iratxe Ansa e Igor Bacovich sulle note dell’omonima composizione di George Gershwin. Far conoscere questo lavoro ai giovani è l’obiettivo che gli autori si sono prefissati, e la loro nuova creazione per la compagnia Aterballetto (in scena ci sono 16 danzatori) vuole trovare nuove modalità per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. È la rapsodia stessa a dettare la trama del lavoro coreografico, i cambi energici, le modulazioni elettriche con cui giocare.