- Data di pubblicazione
- 23/07/2021
- Ultima modifica
- 23/07/2021
Abitare Utopie. La IX edizione di Trasparenze Festival tra carceri, città e Appennino
Dal 27 luglio all’8 agosto a Modena, Castelfranco Emilia e Gombola
S’intitola Abitare Utopie perché con dodici giornate di spettacoli, concerti e incontri, dal 27 luglio all’8 agosto, creerà una connessione tra carceri, città e Appennino che rinnova la cura di luoghi e relazioni attraverso le arti. È la nona edizione del Festival Trasparenze, organizzato tra Modena, Castelfranco Emilia e Gombola dal Teatro dei Venti e diretto da Stefano Tè. Dopo l’esperimento dello scorso anno, anche per il 2021 prosegue la collaborazione con ATER Fondazione che condivide la direzione artistica per la parte di festival che si svolge nel suggestivo borgo di Gombola, sull’Appennino modenese, all’insegna dell’inclusione e della partecipazione. Dimensione, quella della collettività e della cooperazione con i cittadini, che a Trasparenze sta a cuore fin dagli esordi, come ricorda il direttore nel sottolineare che “il Teatro ha la funzione di creare un rituale con la comunità, di preparare un’attitudine alla trasformazione dei luoghi, un’attitudine a superare le soglie che ci separano dal diverso”. L’invito di Stefano Tè è d’altronde quello di vivere il festival “da Spettatori Residenti, con una presenza quotidiana, con un ritmo fuori dalla routine. Per sperimentare un Teatro come luogo aperto, capace di lavorare sull’immaginario e di ricucire relazioni interrotte.”
Novità assoluta di questa edizione è Trasparenze di Teatro Carcere. Dal 27 al 30 luglio arriva infatti il primo Festival del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, che in occasione del decennale della fondazione offre una panoramica su spettacoli e attività delle compagnie che operano negli Istituti della regione, dal Teatro del Pratello di Bologna, al Teatro Nucleo di Ferrara, dall’Associazione Con…Tatto di Forlì alla Cooperativa Le Mani Parlanti di Parma, e poi Lady Godiva Teatro di Ravenna, MaMiMo – Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia e naturalmente il Teatro dei Venti che opera nelle carceri di Modena e Castelfranco Emilia e che proprio in questa cornice il 27 luglio presenta il debutto del progetto biennale Odissea che si sviluppa in diversi luoghi della città, tra il parco antistante il Teatro dei Segni di Modena, l’edificio teatrale e i suoi spazi interni, un bus navetta, le carceri di Modena e di Castelfranco Emilia, le strade che si attraversano per spostarsi da un luogo all’altro (repliche il 28, 29 e 30 luglio). Oltre a spettacoli e letture il festival del Coordinamento comprende la presentazione della rivista Quaderni di Teatro Carcere e del progetto SOGNALIBERO, Premio letterario nazionale per le Carceri.
Dal 30 luglio all’8 agosto, il Festival si sposta poi nel borgo di Gombola, dove il 3 agosto (con repliche fino al 6) debutterà Passione, spettacolo collettivo creato dal Teatro dei Venti con i cittadini di Gombola e Polinago, recuperando una tradizione che appartiene alla comunità rivisitata in chiave contemporanea. Nei due fine settimana di Trasparenze Festival il programma nel borgo prevede poi spettacoli e performance di artisti e compagnie della scena nazionale, tra i quali L’ultima eredità di Oscar De Summa, storia di un doppio viaggio, geografico ed emotivo (31 luglio), Pragma di Teatro Akropolis, studio sul mito di Demetra (1 agosto), Fake Folk di Andrea Cosentino, un progetto di riconquista critico-carnevalesca della piazza e del folklore attraverso le nuove tecnologie e la partecipazione degli abitanti del territorio (1 agosto). Il 7 agosto il Teatro dei Venti presenta Polittico della Felicità, uno studio con la drammaturgia di Azzurra D’Agostino, che insieme a Odissea, Passione e Padri e Figli (altro progetto in relazione con le Carceri), è parte di un processo di lavoro che tende verso Il Figliol Prodigo, prossimo spettacolo per spazi urbani di grandi dimensioni; lo stesso giorno Accademia Minima presenta Furore, racconti e ballate dal romanzo di Steinbeck, con Matteo Pecorini, Francesco Chiantese e Antonio Speciale, mentre Leviedelfool riportano in vita il mito di Dioniso, con Baccanti, spettacolo di e con Simone Perinelli. Chiude la giornata Michele Santeramo con Di Malavoglia, ispirato al celebre romanzo di Verga. L’8 agosto Balletto Civile porta in scena Pezzo Orbitale, un happening fisico, un esercizio di ascolto puro tra voce corpo e musica, mentre Ascanio Celestini presenta il suo spettacolo cult Radio Clandestina, che ricostruisce i giorni che precedono e seguono l’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine, nel corso dell’occupazione nazista di Roma.
Tra i tanti ospiti musicali segnaliamo invece Ambrogio Sparagna, uno dei più importanti artisti della musica popolare europea (30 luglio), la Banda Rulli Frulli, un progetto di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di recupero (31 luglio), Ayom, il cui sound è un mix di suoni brasiliani, tropicali, afrolatini e afrolusitan (1 agosto), la cantautrice Cristina Donà (6 agosto), I Violini di Santa Vittoria, con melodie e ritmi di una cultura popolare e contadina (7 agosto), Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar, un gruppo di solisti che propongo al pubblico un viaggio musicale dalle sonorità gitane (8 agosto). Grazie alle meraviglie del borgo di Gombola, il Festival è anche l’occasione per immergersi nei sentieri che attraversano il territorio, con Abitare la Terra di Silvio Castiglioni, un’azione teatrale itinerante per piccoli gruppi di spettatori (31 luglio, 1 agosto) e Trekking Coreografico #corposelvatico di Silvia Gribaudi, un cammino in cui risvegliare i nostri sensi con visioni danzanti sparse tra le cortecce degli alberi (8 agosto).
Trasparenze Festival è realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Modena e della Fondazione di Modena, con il patrocinio del Comune di Polinago.