“Ahmen” a Reggio Emilia: al Festival Aperto il vincitore del Premio della Critica di Direction Under 30

20 novembre 2025

Il viaggio di un uomo che deve lottare ogni giorno per il proprio diritto a esistere in un labirinto burocratico fatto di attese, documenti e silenzi che rivelano la fragilità del presente. Il 21 novembre, per il Festival Aperto, al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia va in scena Ahmen di Cromo Collettivo Artistico, spettacolo vincitore del Premio della Critica della XII edizione di Direction Under 30. Un lavoro capace di toccare un tema cruciale del presente che ha segnato l’ultima edizione del festival del Teatro Sociale di Gualtieri.

Ahmen si è imposto alla Giuria Critica under 30, che lo ha premiato “per la capacità di coniugare urgenze politico-sociali attraverso l’innovazione teatrale” e “per la delicatezza con cui il silenzio è stato in grado di restituire voce a storie invisibili, preservando il rispetto della vita umana”. Al centro del progetto c’è la storia di un uomo che tenta di ricongiungersi alla moglie lontana. L’odissea di Ahmen, però, non si svolge lungo rotte migratorie o mari da attraversare: il viaggio prende corpo tra scartoffie, documenti e marche da bollo che diventano un labirinto amministrativo senza apparente via d’uscita. La scena alterna un autolavaggio surreale a un ufficio immigrazione in cui il tempo sembra immobile, popolato da clienti incontentabili, operatori telefonici e impiegati sfuggenti. In questo paesaggio burocratico, l’eroe contemporaneo resiste, guidato dalla saggezza di un dio che si fa teschio, figura simbolica che lo accompagna all’interno del proprio inconscio.

La forza dello spettacolo (regia di Tommaso Burbuglini, interpreti Andrea Perotti e Valerio Sprecacè) sta nella sua capacità di spostare lo sguardo: l’immigrazione non viene raccontata come emergenza o attraversamento, ma come una serie di battaglie quotidiane vissute da chi è già inserito nel sistema e, ciononostante, continua a dover lottare per il proprio diritto ad esistere. Ahmen nasce infatti ispirandosi alla storia reale di Asim Javed, arrivato in Italia dal Pakistan dodici anni fa e ancora, dal 2021, intrappolato in un iter burocratico fondamentale per il ricongiungimento familiare. La vicenda, restituita in forma teatrale, attiva una riflessione sulla responsabilità individuale e collettiva: “se ognuno di noi è parte del problema, quale cambiamento attivo e consapevole potremmo attuare?”.

Per Cromo Collettivo Artistico, compagnia indipendente under 35 nata in Sabina nel 2020, questa replica rappresenta un nuovo passo in un percorso già segnato da importanti riconoscimenti: la selezione con Ahmen a Forever Young de La Corte Ospitale e a Powered by REF 2023, e la finale al Premio Scenario Adolescenza con Maìo. Una traiettoria che conferma la volontà del gruppo di affrontare temi urgenti attraverso un linguaggio scenico personale, come in questo ultimo lavoro che ha saputo interpretare le tensioni del presente trasformandole in un’esperienza teatrale intensa, capace di restituire la complessità di una storia personale in cui risuona una domanda più ampia: che ruolo abbiamo, oggi, nei percorsi di vita degli altri?