- Data di pubblicazione
- 07/09/2017
- Ultima modifica
- 22/11/2017
Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore
“Altri paesaggi” di danza e di pensiero a Ravenna. Dal 9 al 19 settembre
Dal 9 al 19 settembre la danza contemporanea torna a Ravenna per la 19° edizione di Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore, a cura dell’Associazione Cantieri e la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini.
Il tema di quest’anno è condensato nel titolo “Altri Paesaggi”: altri paesaggi della contemporaneità, intesi come passaggi possibili per la nostra esistenza e raccontati dalla danza per aprire la strada a micro-utopie realizzabili attraverso il corpo, l’azione e la parola. Perché il festival, pur non potendo offrire soluzioni mostra comunque ipotesi concrete e, come scrivono gli organizzatori, “si fa strumento della crisi, intesa come krisis, cioè momento del giudizio e della scelta. Si fa strumento anche del dubbio, vissuto come occasione di trasformazione e esperienza diversa dello spazio della nostra esistenza. La città diventa allora scena per azioni performative che colonizzano, come erbe pioniere, i luoghi; ne mutano radicalmente la fenomenologia, esponendoli a diversi punti di vista, a differenti pratiche umane, affettive, sociali e culturali”.
Più di 40 giovani danzatori e coreografi, tra artisti emergenti e artisti già affermati sulla scena nazionale ed internazionale, arriveranno alle Artificerie Almagià e in altri luoghi della città deputati alla messinscena di laboratori, installazioni, incontri e, soprattutto, spettacoli presenti in cartellone: l’Ex Tiro a Segno, la Piazza San Francesco, il Giardino della Biblioteca Oriani, la Darsena di città, la Palestra Montanari, la Banchina Darsena, Darsena Pop Up, Magazzeno Art Gallery, la Biblioteca Classense, la Piazza del Popolo e l’Ardis Hall.
Il programma, ovviamente ricchissimo, è stato strutturato con l’intento di promuove la parte più giovane e innovativa delle arti performative, ponendo fra i suoi obiettivi anche la formazione inclusiva attraverso progetti site specific e partnership con le realtà di ricerca più sperimentali a livello nazionale.
Il cuore pulsante della rassegna resta la Vetrina della giovane danza d’autore® dedicata dal 15 al 17 settembre alle compagnie emergenti e ai giovani autori selezionati dai più importanti operatori della danza nazionale che fanno parte della rete Anticorpi XL, una rete che coinvolge 35 operatori di 15 regioni. Alla Vetrina parteciperanno: Isabella Giustina (Friuli Venezia Giulia), Mattia Russo, Antonio De Rosa, Umberto Ciceri – Kor’sia (Campania), Antonio Bissiri – Prendashanseaux (Sardegna), Diego Tortelli (Lombardia), Luna Cenere (Campania), Olimpia Fortuni (Emilia Romagna), Matteo Marfoglia (Marche), Sara Sguotti e Nicola Simone Cisternino – Sa.Ni. (Toscana), Simone Zambelli (Lazio), Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi (Lazio), Francesco Colaleo e Maxime Freixas – MF (Campania), Angelo Petracca (Puglia), Camilla Monga (Veneto), Siro Guglielmi (Veneto).
Il cartellone, come da tradizione, offre anche gli esiti finali delle residenze coreografiche del progetto Prove d’autore XL, promosso dal Network Anticorpi XL e coordinato da Associazione Cantieri Danza: venerdì 15 settembre il coreografo Davide Valrosso presenterà i giovani danzatori del Balletto di Roma; domenica 17 settembre sarà la volta di Manfredi Perego (Tir Danza) con il Balletto di Toscana Junior.
Accanto ai giovani interpreti della danza contemporanea al festival ci saranno compagnie e coreografi già affermati sulla scena nazionale ed europea:
Hector Plaza, Daniele Albanese, Alessandro Carboni, Collettivo Cinetico, Manfredi Perego, Gruppo Nanou e Nicola Galli.
E sarà proprio la compagnia spagnola Hector Plaza ad aprire la fascia pomeridiana/serale del festival dedicata agli spettacoli: sabato 9 settembre, alle 18 nella Piazza San Francesco, sarà in scena la sua coinvolgente performance del titolo “Ehiza“. È una coreografia – di Agnes Sales e Hector Plaza – che racconta, attraverso una costante interazioni tra due corpi, la lotta di potere, la persecuzione, il rapporto tra preda e predatore e l’uso strategico di agilità, forza e velocità.
Sempre sabato 9 settembre, alle 22 alle Artificerie Almagià, arriverà Daniele Albanese con lo spettacolo “Von“, una coreografia di movimento, luce e suono con cui Albanese, in anteprima nazionale, offrirà al pubblico del festival una riflessione sulla danza intesa come una costante mutazione e trasformazione in rapporto con le forze che agiscono sui corpi e sul loro incedere nel tempo; si tratta di forze naturali e fisiche ma anche, e non in ultimo, di forze politiche e sociali.
Domenica 10 settembre, all’Ex Tiro a segno, il coreografo Alessandro Carboni presenterà la performance “As if we were dust“, una sorta di lungo processo di manipolazione e riposizionamento di mattoni nello spazio: questi, elementi modulari che compongono una struttura ortogonale a griglia simile a quella di una città, vengono riorganizzati, prima in sequenze seriali e ordinate, poi in sequenze caotiche e disordinate.
All’interno del Magazzeno Art Gallery invece, sempre domenica 10 settembre, il coreografo e danzatore Nicola Gallisarà in scena con “Rosso Marte”, la performance site specific creata per la galleria d’arte Magazzeno in occasione del festival Ammutinamenti e tratta dallo spettacolo “Mars”, terzo episodio della ricerca coreografica di Galli dedicata al sistema planetario.
Martedì 12 settembre, alle Artificerie Almagià, sarà in scena il CollettivO CineticO con”10 Miniballetti” e la talentuosa Francesca Pennini (regia, coreografia e danza). Correnti e bufere, ventilatori e droni, uccelli e grand-jetè in questa antologia di danze diventano allegorie sul legame tra coreografia e danza e sui confini del controllo, in un’indagine che rimbalza tra la ripetibilità del gesto e l’improvvisazione, tra la scrittura e l’interpretazione.
Il coreografo Manfredi Perego del Tir Danza presenterà due lavori: “Dei Crinali” e “Horizon Young“, ambedue in scena mercoledì 13 settembre alle Artificerie Almagià La prima coreografia, interpretata da Andrea Dionisi, Maxime Freixas e lo stesso Perego, è un’originale performance che narra di un paesaggio che porta alla sospensione, alla ricaduta, al tentativo perenne di mutare senza mai porre la parola “fine” all’esplorazione, come accade con gli orizzonti immaginari dei crinali reali. Agli orizzonti immaginari, alla loro irraggiungibilità effettiva, è dedicata anche la seconda coreografia, l’esito finale di un laboratorio realizzato con alcune talentuose allieve provenienti dalle scuole di danza di Ravenna e Lugo.
Domenica 17 settembre all’Ardis Hall la compagnia Gruppo Nanou presenterà al festival “Alphabet – il corpo e lo spazio“, un dialogo mosso dall’intenzione di generare spazi e relazioni spaziali (per i danzatori della compagnia e gli invitati) che possano rimettere in discussione il formato di fruizione frontale dell’opera coreografica.
Le scuole di danza di Ravenna sono le protagoniste del progetto “Invito alla danza – appunti per nuovi innesti tra antico e contemporaneo”, realizzato in collaborazione con RavennAntica. Seguendo una traiettoria comune nell’ipotesi di una progettualità futura, le scuole presenteranno al pubblico i propri progetti di danza contemporanea e di contaminazione domenica 10 settembre, dalle 11 alle 17, alle Artificerie Almagià.
Un appuntamento fisso del festival è quello con il laboratorio CorpoGiochi, che peraltro apre e chiude l’intero festival. In apertura, sabato 9 settembre il CorpoGiochi presenterà l’esito delle giornate di laboratorio condotto da Monica Francia dal 5 all’8 settembre; protagonisti i ragazzi dai 12 ai 19 anni che hanno risposto in estate alla call di Cantieri Danza. L’evento, con il titolo “Device Ravenna”, avrà luogo in piazza San Francesco, cuore artistico della città. Martedì 19 settembre invece, nella stessa piazza, Corpo Giochi concluderà Ammutinamenti con “Compito in piazza”, dimostrazioni urbane dei laboratori “CorpoGiochi a Scuola”, in cui è prevista la partecipazione degli allievi delle scuole primarie Bartolotti, Balella, Muratori, Pasini e Cavina e degli allievi della scuola secondaria di primo grado Montanari di Ravenna.
Il Festival è promosso dal Comune di Ravenna con il contributo della Regione Emilia-Romagna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, di Ater/circuito multidisciplinare dell’Emilia-Romagna e del Network Anticorpi XL.